Ottobre 19, 2020

Astronave è il suo ultimo album – Matteo Alieno

Matteo Alieno, nome d’arte di Matteo Pierotti, romano classe ’98. Sin da piccolo scrive e compone musica. Nel 2019 firma il suo contratto con Honiro Ent e il 19 Novembre esce il primo singolo del cantautore e polistrumentista, “Non mi Ricordo”, accolto con grande entusiasmo da pubblico e critica. Venerdì 9 Ottobre ha pubblicato il suo ultimo album “Astronave” anticipato dal singolo “La Paura“.

“ASTRONAVE” è un mezzo di trasporto invisibile capace di viaggiare tra le epoche e tra le contaminazioni musicali, che racconta l’universo esterno ed interno dell’autore attraverso 11 luoghi di passaggio, le canzoni, senza mai perdere la rotta.

L’abbiamo intervistato per voi.

  1. Ciao Matteo! Come stai? Astronave è il tuo ultimo album e lo descrivi come mezzo di trasporto invisibile capace di viaggiare tra le epoche e tra le contaminazioni musicali, che racconta l’universo esterno ed interno dell’autore attraverso 11 luoghi di passaggio, le canzoni, senza mai perdere la rotta. Ci descriveresti un po’ il mood generale che attraversa l’intero album?

Il disco sì, è un po’ un mezzo di trasporto grazie al quale ho potuto fare ricerca, esplorare, curiosare dentro me stesso e fuori, con degli occhi esterni e lontani dal mondo che mi circonda. Sicuramente il filo conduttore è la ricerca continua.

  • Facciamo un passo indietro, chi è Matteo Alieno?

Io al momento mi vedo un ragazzo che scrive canzoni che devono migliorare, che devono crescere insieme a me, come hanno sempre fatto, le scrivo da quando ho 6/7 anni e sono effettivamente cresciuto con loro.

  • Cosa ti ispira nella composizione di una canzone e qual è il messaggio che vuoi trasmettere ai tuoi ascoltatori?

Mi lascio trasportare da ogni cosa che osservo o che mi succede o che mi emoziona, per me comporre significa raffinare un punto di vista in modo naturale. Mi piacerebbe che chi mi ascolta capisse che la musica non è soltanto usa e getta ma che c’è ancora il modo di farla con cura e pazienza.

  • Nella traccia La Paura traspare un’atmosfera oscura, una profondità in cui non si riesce a vedere nulla. Ma quali sono queste paure?

Le paure spesso nascono e muoiono a seconda delle circostanze, in quel brano ho fatto uscire da me quelle che in quel momento ritenevo le paure più esistenziali, la paura della paura stessa.

  • Saluta i lettori di Parole Indie!

Ciao a tutti i lettori di parole Parole Indie, dal vostro amichevole Alieno di quartiere!

Intervista a cura di Greta Anello

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.