Maggio 3, 2020

BRILLA: IL MARE IN CAMERA CON OMBRE CINESI

Quando ascolti Brilla per la prima volta, ti ritrovi in un tripudio di suoni incanalati perfettamente in un mood estivo e colorato che favorisce un movimento della testa che, a ritmo, si porta dietro anche le gambe.

Insomma, Brilla è un brano diretto e armonicamente elastico, da ascoltare ad occhi chiusi immaginando spiagge tropicali, cocktail ed il sole che picchia nell’ora di punta.

Focalizzandosi sul testo poi, la prima frase che colpisce dritta allo stomaco è:

E intanto non lo so se mai me ne farò una ragione

Di questa storia che sarà? Sei Brilla e già lo sa anche il mare

Nota tanto malinconica quanto riconoscibile che fa dire “è un brano di Ombre Cinesi!”

Inconfondibile nella sua veste di poeta incisivo e fresco, equilibrato ma scombussolante.

Icastico è anche il motivetto Cantavi na na na che ricorda il mood del brano dello stesso cantautore, Pà Papiapupà.

Una domanda che ci si pone prima di ascoltare il singolo riguarda il significato della parola Brilla avendo, la stessa, una duplice connotazione: da una parte ubriaca e dall’altra notevolmente luminosa. La risposta arriva durante la strofa.

So già che certi pensieri si fanno solo da brilli

E non so se il Limon-c’è

Ma c’è che tu brilli

Il termine Brilla è quindi presente in entrambe le sue accezioni creando un piacevole gioco di parole e significati accompagnati, nel corso della canzone, da metafore originali come:

Sai, quando è notte e cerco te

Poi mi giro e non ci sei

Questo letto è specchio

Che mi guarda e vede te

Brilla è un brano per cui si pensa e ci si diverte allo stesso tempo, ci si ricorda del passato e ci si emoziona, poi si coglie l’attimo e si vive appieno il presente.

Le paure le ricordo, le attenzioni non le scordo mai

Mai farei a meno di te

Dov’è il mio ginseng?

Si evince qui la capacità dell’autore di creare piacevoli contrasti fra un pensiero intimo e confidenziale (mai farei a meno di te) ed uno più leggero ed estroverso che smorza i toni del concetto precedente (dov’è il mio ginseng?).

Sorprendente è anche la versatilità con cui l’artista utilizza la propria voce, passando da un cantato vivo e netto ad un rappato morbido e ancora ad un tono delicato e disarmante, che fa di Ombre Cinesi un artista completo e rivoluzionario.

Cristiana D’auria

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