Aprile 19, 2020

BUIO DI GIORNO: FRAH QUINTALE CI RACCONTA LA SUA SOLITUDINE

La felicità è ciclica: aveva dichiarato Frah Quintale in un’intervista di qualche mese fa. L’artista, dopo essere uscito da un periodo che egli stesso ha definito poco felice, sembra aver raggiunto una nuova maturità ravvisabile già in Contento: brano pubblicato lo scorso 5 marzo, che vuole essere quasi un inno mirante a dare forza a tutti gli individui implicati in un tunnel all’apparenza senza vie d’uscite.

Il 16 Aprile Frah torna a far sentire la sua voce con Buio di giorno, brano fuorviante già dal titolo ossimorico, che ha avuto una forte funzione straniante anche per la scelta del cantante di utilizzare il falsetto allontanandosi così dalla linea seguita fino a questo momento.

I sentimenti che trapelano da esso sono la paura, la solitudine, il disorientamento di chi come un cieco che brancola nel buio di una eterna notte non riesce nemmeno più a distinguere la propria immagine allo specchio e finisce col perdere se stesso.

Ma come se avesse aperto un vaso di Pandora, ad accompagnare tutta questa oscurità accecante che lo circonda abbiamo la speranza di trovare una pace in questa guerra, che è una guerra solo contro se stesso, e che pertanto necessita di essere combattuta in estrema solitudine, senza la speranza di un qualche supporto esterno.

Molto bella l’immagine del protagonista che si propone di cercare i pezzi del suo cuore in frantumi a terra per poterlo così ricostruire; o ancora quella in cui si propone di coltivare un terreno dove non cresce l’erba per farci nascere un fiore anche senza il supporto del sole.

E poi ovviamente abbiamo il racconto della perdita di una persona senza la quale non riesce a dormire, di un ricordo che forse non vuole lasciare andare via, che gli fa ancora male, al punto che anche il pensiero di poter ricevere un suo messaggio gli ghiaccia il sangue.

Esplicita la volontà di voler vivere trasformando quell’assenza in presenza, che si legge nell’ambizione di poter coltivare un fiore con il suo nome.

Che dire? Siamo sicuramente molto lontani dal Frah che conoscevamo, ma come sappiamo, ogni caduta presuppone sempre un cambiamento.

Annalisa Di lorenzo

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