Novembre 25, 2020

Libra incoraggia a denunciare il “mostro”

Oggi, 25 novembre, è la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, a questo proposito lo redazione di Parole Indie vuole denunciare apertamente un fenomeno ancora, purtroppo, troppo frequente che riguarda la nostra società. 
Nella sua rubrica Annalisa Di Lorenzo ci racconta un’artista emergente che ha a cuore la causa.

LIBRA è una donna, un’artista emergente che racconta la storia di una violenza di un uomo nei confronti della sua fidanzata che non poteva smettere di amare il suo carnefice… fino a quando non ha trovato la forza di dire “basta” per rinascere, proprio come una fenice, dalle sue ceneri e ritrovare un’identità che ormai non aveva da tanto tempo, uscendo dalla prigione del suo cuore. La sua storia è raccontata in “Davide contro Golia“, un inno a tutte le vittime di relazioni tossiche con uomini che non sono uomini perché non hanno niente di umano, se non l’aspetto fisico; un brano scritto per trasmettere un messaggio chiaro a tutte le vittime di violenza, invogliare a reagire e costruirsi una nuova vita, per potersi sentire nuovamente sicure.

LIBRA racconta la donna, il sesso debole, un essere nato dalla costola dell’uomo e per questo considerato inferiore dall’alba dei tempi; l’erede di Eva, artefice di un peccato originale che continua ad essere scontato sulla carne, e talvolta sulla vita di tutte le sue discendenti; un’entità piccola, quasi insignificante, proprio come Davide contro Golia, che peró ha deciso di affrontare il mostro per uscirne vincitrice.

La storia raccontata dal suo brano è una storia cruda che non può essere cantata e che per questo è quasi gridata attraverso l’urlo liberatorio di chi è stato costretto a perdere la propria innocenza.

Un marito alcolizzato che tradiva la donna amata e che si trasformava fino a diventare un mostro senza nessuna qualità positiva. Troppe le violenze subite da questa piccola e forte donna, troppe le violenze subite da tutte le donne costrette a vivere in una società ancora misogina e patriarcale.

Gli insulti, le urla, gli schiaffi, i pugni, il sangue, i vestiti stracciati… Tutti atti di uomini troppo insicuri che cercano di predominare attraverso l’unico mezzo che conoscono: la violenza. Ed è contro questa violenza che si scaglia LIBRA, invitando tutte le altre donne a denunciare senza scambiare la paura per l’amore: perché chi ama, non può ferire l’altro senza ferire prima se stesso.

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