Agosto 5, 2020

MARCO MENGONI: IL FILO ROSSO DEL DESTINO

Un amore fatto di tenerezza e solitudine è quello raccontato in Duemila volte di Marco Mengoni, i cui protagonisti sono due soggetti quasi inconsistenti di cui è impossibile disegnare i tratti somatici poiché le loro anime, unite insieme, sovrastano la materia del corpo fino a farli sentire particelle nell’universo sole come l’acqua su Marte.

Ho bisogno di perderti per venirti a cercare altre Duemila volte: l’affermazione di chi non può riuscire a spezzare il filo rosso del destino che lo riconduce sempre dalla stessa persona, come in un eterno ritorno.

La distanza è inconsistente davanti ad un amore in grado di persistere nonostante tutto, così potente da lasciar andare la paura del salto nel vuoto.

Un amore senza materia, vissuto in un mondo di utopie che si consumano in una notte terminata all’alba della mattina successiva, quando sembra tutto perfetto ma allo stesso tempo così labile: la perfezione di un attimo porta i soggetti a desiderare un’altra sigaretta, come per un pretesto che li convinca a non congedarsi e a non spezzare l’incantesimo di una vita perfetta che sembra impossibile nella realtà di tutti i giorni.

Annalisa Di lorenzo

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