Maggio 27, 2020

VENERUS: CANZONE PER UN AMICO

No man is an Island dichiarava John Donne riferendosi al carattere sociale dell’essere umano e alludendo all’impossibilità di vivere da soli una vita che ci travolge.

Per quanto sia individualista la società moderna, nessun uomo è un’isola, nessuno può fare a meno degli altri e vivere in completa solitudine, perché tutti abbiamo bisogno di un punto di riferimento che ci permetta di non affogare nei momenti bui.

Se l’amore è un sentimento altalenante, che può farci toccare il cielo con un dito per farci bruciare nell’inferno più oscuro subito dopo, l’amicizia è invece quello di cui realmente l’uomo ha bisogno per sentirsi al sicuro. Un sentimento meno estremo che non predilige le tinte forti, ma più puro e duraturo, perché completamente disinteressato, tanto importante da essere stato al centro delle riflessioni di figure di spicco nella storia della nostra cultura: ne è un esempio il De amicitia di Cicerone, trattato interamente dedicato a questo tema, su cui ovviamente si è concentrata molto anche la musica.

Volendoci soffermare sulle uscite più recenti, a questo proposito possiamo parlare dell’ultimo singolo di Venerus, scritto durante il distopico periodo della quarantena, Canzone per un amico, una lettera ad un amico in grado di ispirare lo stesso senso di conforto di abbraccio virtuale, in un momento in cui gli abbracci possono essere armi letali, un brano di una sensibilità disarmante che mira a superare la solitudine da cui ognuno di noi è stato colto, per ricordarci che, anche se a distanza, ci sono persone che ci saranno sempre. Amici per dimenticare il male, come quelli cantanti da Venditti, amici per riempire un vuoto, amici per non affondare come un’isola inghiottita dal mare.

Annalisa Di lorenzo

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