Novembre 16, 2022

“QUASI MAI” IL PRIMO DISCO SOLISTA DI LUCA MAZZIERI 

Dopo vent’anni sulla scena indierock, che per me ha voluto dire tanto esser trasmesso da John Peel su BBC one con i Marla o aver aperto agli Arcade Fire con gli A classic Education, quanto aver suonato in uno strip club a New York o alla festa di compleanno della nonna di un amico, ho preferito abbandonare ogni pseudonimo e riappropriarmi del mio nome. Quasi Mai è il mio primo disco solista, che uscirà il 19 ottobre per La Barberia Records e LaPOP. Sono 7 canzoni d’amore, storie da bar e di provincia, registrate a la Falegnameria Studio e masterizzate da Maurizio Biancani (Vasco Rossi, Lucio Dalla) negli storici studi della Fonoprint a Bologna.

“Quasi mai” è un disco da bar che parla d’amore. Per la provincia e sulla provincia. Storie da bar, da portare in giro e fare girare in auto a tutto volume. Quando abiti in provincia e in montagna, tutto è sempre un po’ lontano. Vedi e vivi le cose con intensità. Le luci della festa sembrano più incandescenti. Il Campari più amaro e gli amori più struggenti.

Com’è nasce il tuo progetto musicale?
Avendo deciso di presentarmi semplicemente con il mio vero nome , Luca Mazzieri, potrei dirti che è nato circa 48 anni fa. Sono passato attraverso molti progetti musicali e sperimentando suoni e generi -ero e sono- comunque sempre io.

Raccontaci la genesi di Quasi mai.

Quasi Mai è un disco che è nato nel tempo.
Le canzoni erano già pronte chitarra e voce ma ci abbiamo messo un po’ a mettere a fuoco il suono.
Ci tenevo a registrarlo alla Falegnameria Recording Studio di Stefano Bortoli con lui e Mirco “il Genio” Chiavelli (che suonano con me anche live) ma tra distanza (circa un ora e mezza da casa mia) e Covid abbiamo dovuto fare tutto in momenti diversi.
Poi ogni volta che ci si trovava si finiva sempre in baracca!
Come dice il Genio “se avessimo bevuto meno il disco sarebbe stato pronto almeno tre anni fa!”.
Detto questo sono davvero felice del risultato.

Quanto è importante la dimensione live per te ?

Suonare dal vivo è la cosa più bella! Andare in giro con la band, conoscere persone nuove.
E’ un po’ come stare in vacanza.

Quali sono le Influenze musicali all’interno del disco?

Sono un ascoltatore avido e, spesso, quando trovo qualcosa che mi prende la pancia a cazzotti divento veramente ossessivo.
Sono sempre stato tendenzialmente un rockettaro anglofono ma negli ultimi anni ho approfondito il modo di registrare e soprattutto il modo di vivere la musica dei cantautori italiani 70/80 (specie Bolognesi) e questo mi ha influenzato molto.
Se devo fare nomi ti dico Dalla, Carboni, Lou Reed.
Però poi mi piace anche un sacco Franco126.

Da cosa prendi ispirazione per scrivere i tuoi testi ?

Sono piccole storie d’amore che parlano della provincia.
Parlano di cose semplici ma universali che tutti più o meno abbiamo vissuto.
Diciamo che i miei bar (i peggiori degli Appennini) e i loro  avventori sono stati spunti per diverse canzoni.

Cosa ti aspetti da questo disco?

Non ho aspettative particolari.
Mi piacerebbe molto che qualcuno, ascoltandolo, si sentisse meno solo.

Luca Mazzieri, inizia come chitarrista negli strumentali Marla (trasmessi da John Peel su BBC One), elegante rock&roller con gli A Classic Education e titolare della gang electro-pop Wolther Goes Stranger, cofondatore dell’etichetta indipendente La Barberia Records. Dopo 20 anni sulla scena (che per lui significa tanto aprire agli Arcade Fire ed essere stato trasmesso da John Peel, quanto aver suonato in uno strip club a New York o alla festa di compleanno della nonna di un amico) abbandona ogni pseudonimo riappropriandosi del proprio nome. Il risultato è un Pop Emiliano frutto del poliamore che lo lega a Luca Carboni così come a Lou Reed.

La Redazione

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