Torna venerdì 25 novembre 2022 il progetto di Casx (che si legge Casper), moniker di Arianna Puccio, con un nuovo singolo dal titolo “Posso portarti con me“, questa volta vantando la collaborazione con
Forse Danzica.
Dopo i precedenti singoli “Seminterrati” e “Fammi male”, sempre in distribuzione Stage One, Casx si muove attraverso la scena underground di Milano, affondando e si stratificandosi di influenze dark
e alternative e parlando a una generazione dimenticata: quella che ha vissuto Myspace e le band chiuse nei garage, quella esclusa dai bonus e quella che, di base, torna a casa ubriaca e non sa che cosa fare in
futuro. Casx, ci riporta ad uno dei momenti più belli del film Casper, perchè “Posso portarti con me” è una citazione che ha segnato tutti i figli degli anni Novanta.
E di questa collaborazione abbiamo deciso di parlare direttamente con Arianna.
Come avviene l’incontro con Matteo Rizzi / Forse Danzica?
Io e Matteo ci siamo conosciuti durante la pandemia, perché Matteo aveva scritto a Studio
Cemento (la mia agenzia) perché cercava un art director per il suo progetto (Forse
Danzica). Ci siamo legati moltissimo sin da subito e profondamente, mi sono fidata di lui
con estrema facilità nonostante io sia sempre molto scettica. Gli avevo raccontato di avere
dei testi nel cassetto e di non essere sicura potessero diventare qualcosa di bello, ma lui li
ha presi e ne ha fatto qualcosa di ancora più mio di quanto potessi immaginare.
Oltre all’inevitabile Casper, quali altri film degli anni Novanta ti hanno segnata?
Come hai vissuto questo ritorno di Mercoledì della Famiglia Addams su Netflix?
Casper è sicuramente uno dei film importanti. Poi sicuramente ‘Edward mani di forbice’,
‘Buffalo 66’, ‘Fight Club’, ‘The Mask’, ‘Jumanji’, ‘Space Jam’ etc. Oppure un sacco di
cartoni animati come ‘Sailor Moon’, ‘Detective Conan’, ‘Darwin Duck’, e il mio preferito in
assoluto: ‘Mignolo col Prof’. Ho anche un ossessione per i film cult e i vecchi film horror,
dai classici di Universal Monsters al mio preferito degli anni 90: I Racconti della Cripta.
Come ho vissuto il ritorno di Mercoledì? Benissimo, ho aspettato questa serie moltissimo e
non mi ha delusa, sopratutto rivedere la mia amata Christina Ricci.
Quali sono i luoghi imprescindibili di Milano che favoriscono gli incontri musicali?
Allora questa per me è una domanda difficilissima, ho lavorato per un po’ di anni al Circolo
Ohibò, prima che chiudesse definitivamente causa Covid. L’Ohibò per me era l’unico vero
posto di Milano dove si poteva fare incontri e respirare davvero la musica emergente e
quindi capire l’andamento dei vari progetti. Perdere quel posto è stato come perdere uno
dei polmoni di Milano.
Oggi sicuramente posti come Arci Bellezza, Circolo Magnolia, Mare Culturale Urbano
stanno prendendo spazio e cercando di ridare vita a Milano, ma sento tutto molto molto
lento.
In qualche modo, possiamo dire che questo nuovo singolo parla anche di relazioni
tossiche?
Più che relazioni tossiche parla della ricerca spasmodica di una persona e del bisogno di
assorbire da questa tutta l’affetto e la felicità possibile quando non la si trova nel resto
delle cose. In origine è nata come una canzone sull’amicizia, ma molti la vedono anche
come una canzone d’amore. Nella vita capita di incontrare delle persone di cui non puoi
fare a meno, che siano amici o persone che ami, ci tieni così tanto a quelle persone che a
volte la paura di non averle nella tua vita ti fa sentire la paura stessa di rimanere da solo/a.
Allo stesso tempo parla di crescere insieme, di diventare grandi e di cambiamento.
Come nasce tipicamente un brano di CASX?
I primi brani che sentirete sono nati tutti prima su testo e poi su musica, io avevo un sacco
di testi da parte, scritti negli anni, molti di questi erano in inglese originariamente. Poi li ho
dati a Matteo e lui ha composto la musica, su quella abbiamo riadattato tutto quello che
avevo scritto. Una cosa difficilissima perché solitamente il processo è il contrario.