Giugno 12, 2020

ECKLETTICA: LA MUSICA È VOGLIA DI STRAVOLGERE L’ORDINARIO

Ecklettica è un progetto musicale che nasce nel 2012 dall’incontro di Gianmarco Romanelli (voce) e Gianmarco Restante (batteria). Nello stesso anno entrano a far parte della band Matteo Cortini (chitarra) e Luca Molinari (tastiera). Iniziano subito ad arrangiare brani originali in italiano con connotazioni d’oltre Manica e l’influenza degli States, calcando quasi tutti i palchi di Roma, dai più piccoli ai più importanti. Esce oggi il nuovo singolo Una Vita Stronza, seconda anticipazione del loro nuovo album.

Di seguito l’intervista completa:

Ciao ragazzi! Partiamo dalla scelta del vostro nome d’arte: ECKLETTICA, da dove nasce?

L’idea del nome nasce dall’esigenza di unire le nostre varie influenze musicali in unico genere. Le varie influenze dei vari membri della band (dalla Elettronica al Pop-Rock) vengono unite dal genere Pop. All’inizio è stata una scazzottata tra di noi.

Il vostro ultimo singolo UNA VITA STRONZA, disponibile dal 12 Giugno, riflette chiaramente l’attuale generazione un po’ in bilico su se stessa con l’unico vero interesse: il divertimento. Vi andrebbe di descrivercelo?

Una Vita Stronza è nata durante un week-end di scrittura in montagna. Parla della nostra generazione (Anni ’90) raccontata dagli occhi di una coppia. È la generazione delle grandi promesse mai veramente mantenute, della precarietà.  È voglia di evadere da una vita standard, la voglia di stravolgere l’ordinario. È una festa che non si ferma mai ma con un tocco di Malinconia.

Il brano trasmette energia e voglia di ballare, il tutto condito con richiami alla vita vissuta. Cosa vi ispira maggiormente nella scrittura e, poi, nella composizione di un pezzo?

Scrivere un brano è un po’ come una seduta da un’analista. Devi scavare dentro te stesso e tirare fuori tutto il bello e il brutto che hai dentro. Per la scrittura dei brani ci lasciamo ispirare maggiormente dai vari ascolti che facciamo nella vita quotidiana (Oasis, Cremonini, Imagine Dragons).

Come mescolate e calibrate le vostre influenze musicali all’interno del vostro progetto?

All’ inizio del progetto era veramente difficile calibrare bene i vari gusti ed influenze musicali in un unico filone. Come ogni progetto c’è stata una fase in cui abbiamo creato un ibrido di quello che poi è il nostro sound attuale. Oggi partiamo da una linea melodica pop (in genere voce e chitarra). Ragioniamo per immagini e attingiamo alle nostre influenze personali per cucire l’abito migliore per la canzone.

Consigliate ai lettori di Parole Indie un brano a cui siete legati.

Un brano a cui siamo molto legati è sicuramente Disperato Erotico Stomp di Lucio Dalla. Ma l’impresa eccezionale, dammi retta, è essere normale è una frase che sarà attuale anche tra 40 anni.

Parole Indie

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