Dopo il successo del suo ultimo disco (finalista Targhe Tenco, Premio Speciale M.E.I. e tra le migliori opere del 2019 per il Forum del Giornalismo Musicale), Giulia Mei, pseudonimo della cantautrice palermitana Giulia Catuogno, annuncia l’uscita del suo nuovo singolo “MAMMA!” (etichetta discografica Snowball Music Group), disponibile in digitale (clicca qui per pre-save) e in rotazione radiofonica a partire dal 7 aprile: un brano
apparentemente leggero, ma che accarezza temi come la violenza contro il personale sanitario, il ponte di Genova o l’ambiguo mondo di Tik Tok. Il 21 aprile uscirà il videoclip.
Ciao Giulia! È da poco uscito il tuo ultimo brano “Mamma”, ti
andrebbe di parlarcene?
Ciao ragazzi! Si, é uscito il 7 aprile ed é un brano senza dubbio figlio
di questi tempi, nato in quarantena e pieno di riferimenti all’epoca che
stiamo vivendo. In un giorno qualunque del primo lockdown, quello
dell’anno scorso, mi trovavo ovviamente a casa e avevo bisogno di
“scaricare” tutta la mia frustrazione e la mia totale incomprensione
nei confronti di quello che stava accadendo attorno a me, ho preso in
mano la penna e ho scritto qualcosa, un motivetto, un motivetto che
poi é diventato una canzone intera, una canzone intera che e diventata
“MAMMA!”, in maiuscolo e col punto esclamativo, il mio urlo
liberatorio, la mia piccola grande protesta.
“Mamma, ti prometto che mi laureo/e mi trovo un posto fisso/
proprio accanto al crocifisso” recita il ritornello. Una
descrizione sarcastica della realtà odierna, qual è il messaggio
che vuoi trasmettere a chi ascolta la tua canzone?
Voglio parlare di ipocrisie, di ambiguita, di contraddizioni,
voglio parlare di un mondo al contrario dove le cose stupide ,
infime, vengono inseguite e perseguite come se fossero
importanti e le cose importanti vengono messe da parte, un
mondo dove mentre sprofondiamo dentro alle sabbie mobili ci
preoccupiamo di portare avanti stereotipi vecchi ma dentro i
quali ci sentiamo comodi, al sicuro. Ma la veritá é che in un
modo o nell’altro, nonostante i tentativi di far finta di niente,
siamo tutti dei crocifissi, siamo tutti tutti, siamo il medico preso
a pugni nei corridoi di un ospedale che cade a pezzi, siamo
l’automobilista sopra il ponte che crolla, siamo i preti, i bambini,
i cantautori, e tutta quanta l’umanitá, vittima e carnefice di se
stessa, che ho cercato di raccontare in questo brano, che mi
piace definire pesantissimo e leggerissimo al tempo stesso.
Hai sempre sognato di far musica? Quando hai capito che era il
momento adatto per farlo?
Si, ho sempre sognato di fare musica e non ho avuto dubbi,
praticamente quasi mai, su questo. Veramente, non riesco a immaginarmi altrimenti, mi capita a volta di pensarci, ma non mi
viene in mente una vita diversa, un mestiere diverso da quello che
faccio. Fin da piccolissima canto, e ho iniziato a studiare la musica
proprio da bambina, e per studiare intendo anche ascoltare con
attenzione e curiositá la musica che mi ha formata, perché a scrivere
canzoni non te lo insegna nessuno, se non le tue orecchie e ore e ore
di ascolto e ricerca musicale. Dopo il liceo ho deciso di continuare
con il conservatorio e oggi, oltre alla scrittura e ai live, mi dedico
anche all’insegnamento della musica, mondo anche questo
affascinante e gratificante.
Quali sono le tue influenze musicali? Ci sono artisti da cui
attingi ispirazioni?
Sono cresciuta tra la musica classica e i cantautori italiani anni 70, la
chanson francaise e il folk d’oltreoceano. Poi ho scoperto il rock e in
particolare l’alternative e l’indie. Oggi ascolto tantissimo pop sia
straniero che italiano, il cantautorato pop degli anni 2000 nel nostro
paese ha fatto e sta facendo emergere tanta musica veramente bella a
cui mi ispiro moltissimo, trovo ci sia tanta qualitá e un livello molto
alto a cui fare riferimento; poi per adesso ascolto anche tanta musica
sperimentale ed elettronica.
Qual è il tuo più grande desiderio una volta terminato questo
periodo?
Andare in America, me lo sono promessa da tanto tempo e adesso ho
deciso di realizzare questo grande desiderio che ho sempre avuto.
Voglio provare anche a organizzare un piccolo tour negli Stati Uniti.
Speriamo di farcela dai!
Cosa dovremmo aspettarci da Giulia nei prossimi mesi? Grazie
per averci raccontato un po’ di te 🙂
Grazie a voi ragazzi! Spero di poter parlare presto insieme a voi anche
di un album, ci sto lavorando e non vedo l’ora di avere una data di
uscita. Poi al momento sto chiudendo dei live estivi e non solo e spero
davvero di poterli realizzare, visto il periodo malsano, mi manca tanto
suonare e penso proprio di non essere la sola. Ah e ovviamente siete
tutti invitati!
Intervista a cura di Greta Anello