Settembre 23, 2022

I Serpenti raccontano il loro brano “Cassandra” feat. Malika Ayane

Il sound electropop dei Serpenti ritrova in “Cassandra” le connotazioni sonore energiche dei primi dischi del duo unendosi ai testi e alle atmosfere che caratterizzano il loro nuovo percorso musicale. Il tema principale del brano riguarda la figura mitologica di Cassandra, personaggio associato al pessimismo coniugato al futuro. 

La voce di Malika Ayane, ospite del brano, dona un’elegante raffinatezza ad un tema così antico quanto attuale. “Si può fare di peggio con la fantasia tra quello che è perso o che è scappato via”.

I Serpenti, Luca e Gianclaudia, raccontano come è avvenuto l’incontro artistico con Malika: “Durante una cena ci siamo ripromesse di scrivere insieme (visto che sia io che Luca facciamo gli autori per altri artisti) e dopo molto ci siamo ritrovati a pensare ad un feat. Un giorno Malikaera da noi in studio e, durante una pausa mentre bevevamo qualcosa, le stavamo raccontando del nostro progetto di scrivere brani legati alla mitologia e lei disse “Bello! Se fate un pezzo su Cassandra, io ci sono!” Nemmeno a farlo apposta, stavamo proprio lavorando sulla figura di Cassandra… insomma a colpi di incontri, incastri e whatsapp l’abbiamo portata a casa”.

Leggi l’intervista ! 🙂

Ciao Luca, ciao Gianclaudia, come state? Benvenuti nel blog di Parole Indie. Iniziamo dal vostro progetto: come nasce e come si arriva fin qui?

Molto bene, grazie e grazie per l’ospitalità!

Io e Luca ci conosciamo da quando eravamo adolescenti. Abbiamo bazzicato nella stessa band (gli Ultraviolet) quando ancora vivevamo a Bari e poi, una volta trasferiti a Milano, Luca ha voluto concentrarsi su un progetto che fondesse elettronica, rock e dance… io sono arrivata in un secondo momento (dopo vari provini fatti a voci maschili). La cosa ha funzionato da subito perché c’era molta intesa tra di noi ed il primo disco è venuto fuori in maniera abbastanza spontanea e veloce, tipica di chi ha l’urgenza di gridare a tutti “Ehi! Sono qui!”

Dopo “Sottoterra”, il nostro primo album, è arrivato l’interesse della Universal con la quale abbiamo pubblicato il nostro secondo disco ed abbiamo suonato veramente dappertutto… il fatto di essere solo in due sul palco ci ha permesso di fare opening act pazzeschi (Hurts, Natalie Imbruglia, Gossip…) e di suonare in ogni posto ci desse la possibilità.

A quel punto abbiamo cominciato a guardare un po’ oltre l’Italia… abbiamo suonato in UK – US – Cina ed abbiamo pubblicato una sorta di best of dei nostri primi due album adattati in inglese per un’etichetta svedese.

Poi ci siamo presi una piccola pausa. Io e Luca ci siamo concentrati sulla carriera di autori per altri interpreti (per curiosità ti lascio qui una playlist di cose che abbiamo scritto https://spoti.fi/3fzfwji ) e nel frattempo siamo diventati genitori di due bimbi.

Nel 2020 (poco prima della pandemia… ouch!) abbiamo ripreso a pubblicare cose nostre e piano piano siamo tornati a parlare in prima persona.

Ed oggi eccoci qui.

Piccola curiosità: come mai il nome “Serpenti”?

Guarda questa è la cosa meno originale del mondo… Serpenti è il cognome di Luca. Però devo dire che è molto evocativo e rimanda ad un immaginario in cui sguazziamo.

Il brano che vede la collaborazione con Malika Ayane, “Cassandra”, è nato quasi per caso, per affinità artistiche e culturali si potrebbe dire. Vi andrebbe di parlarne?

Ti racconto volentieri ma devo fare un passo indietro… per farti capire il tutto dovrei prima dirti come nascono le nostre canzoni. Io e Luca ci ritroviamo in studio e scriviamo la melodia insieme. A quel punto le nostre strade si dividono temporaneamente perché Luca si dedica alla produzione (che per noi è importante come la melodia) ed io ai testi.

Quando c’è da scrivere testi ed abbiamo in testa un album io sono grande fan del “concept album”. Mi piace avere un filo conduttore, un linguaggio da usare come se fossero delle regole da tenere a mente durante la scrittura. E’ una cosa che mi ispira tanto e mi dà l’opportunità di parlare di cose che riguardano tutti in modo molto personale.

Dietro lo scorso album c’era Anais Nin e l’erotismo in ogni sfaccettatura in ogni canzone.

Per questo lavoro che abbiamo cominciato a tirar fuori dal 2020 il filo è la mitologia. Parlare di cose quotidiane incastrandole in storie e creature mitologiche.

Raccontavo proprio questo a Malika (che era da noi in studio per una sessione come autori) durante una pausa e lei mi fa “Se fate un pezzo su Cassandra, io ci sono!”

E’ nata così. Avere Malika con la sua voce “mitologica” è stato un vero colpaccio. La parte che io amo tantissimo è quella strumentale… la sua voce è magica e lei diventa una sirena.

Cosa vi ispira particolarmente nella creazione di canzoni? Ci sono artisti o influenze musicali che vi hanno appassionato così tanto da riprodurle nei vostri brani?

Di solito lavoriamo a fasi. La prima parte, quella dedicata alla melodia, è predominata dall’istinto. La scelta delle note è molto animale, emotiva, ci lasciamo trasportare dal desiderio di “dove vorrei essere ora?”. Poi, come ti dicevo prima, ci dividiamo e lavoriamo separatamente: Luca sulla scelta di suoni, ritmica, ambiente… crea un mondo, un vestito ed io mi perdo nelle parole, incastro concetti cercando di trovare i suoni giusti anche nella scelta dei vocaboli. E’ un lavoro che ci stimola molto e per farlo attingiamo a quello che ci circonda e che ci piace. Può essere una canzone che abbiamo sentito, da un film che abbiamo visto, da un libro letto o anche da storie di tutti i giorni. Nell’ultima fase torniamo in studio e vediamo se le due strade si incontrano e lavoriamo per rendere fruibile a tutti il desiderio del “dove vorrei essere ora?” perché la musica fa questo: crea appartenenza, ti fa dire “questa canzone sembra scritta proprio per me”.

Parliamo di sogni e di futuro: cosa immaginate da qui al prossimo anno?

Suonare tanto dal vivo e avere sempre qualcosa da dire con la musica.

Vi ringraziamo per aver chiacchierato con noi, vi andrebbe di dedicare ai nostri lettori una canzone che vi piace particolarmente?

Eh una canzone sola è veramente crudele… siamo dei divoratori di musica. Però dai vi lasciamo una perlina che è uscita pochissimo tempo fa che ci gasa un botto 🙂

Biografia 

Con l’obiettivo di fondere due grandi passioni per la musica pop e per le sonorità elettroniche, Luca Serpenti e Gianclaudia Franchini (già basso e voce della band Ultraviolet), danno vita, nel 2007, al progetto Serpenti. Dal 2007 ad oggi i Serpenti hanno pubblicato tre dischi, SOTTOTERRA(Godz), SERPENTI (Universal), CYCLONE (Uberstrom) da cui sono stati estratti nove singoli. La florida attività di concerti dal vivo dei Serpenti li ha portati, in sei anni, ad esibirsi in Italia, UK, US e Cina ed in importantissimi eventi internazionali (Northside Festival NY@ USA – Sziget Festival Budapest @ Ungheria – MIDI Festival @ CINA). Nel 2015 il duo si ferma per consolidare la carriera di autori e producer (Sony Atv) e per dare spazio a Phantafox, progetto parallelo deep house cantato in inglese e pubblicato con Ego Music che ha avuto un ottimo riscontro nel suo settore con il singolo Love the noise. Il 26 Febbraio 2020 i Serpenti tornano con un nuovo singolo, I giorni di Ulisse, che anticipa la pubblicazione di nuovo materiale. A luglio dello stesso anno esce il singolo “Saturno non aspetta” supportato da un videoclip che vede come protagonista la piccola Elsa Serpenti, la figlia di Luca e Claudia, nei panni di una “Claudia per sempre bambina”, immagine che stride con il mantra ricorrente nel brano della nostalgia di quello che non si è più. Ad aprile del 2021 è la volta di Kora, versione italiana adattata di Love the noise. “Cassandra” feat. Malika Ayane fa parte del loro terzo album in uscita nel gennaio del 2023.

La Redazione

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