Ottobre 19, 2021

Roberto Quassolo, fuori il video del singolo “La quinta stagione”

Fuori dal 13 ottobre su tutti i digital store “La quinta stagione”, il secondo singolo di Roberto Quassolo. Il brano sarà accompagnato da un videoclip. Quest’estate il cantautore ha presentato al mondo il proprio progetto da solista con “Invisibile” e ora torna con una ballad rock emozionante.

“La quinta stagione” è il brano perfetto per l’autunno! Un sapore malinconico accompagnato comunque da un velo di speranza e uno sguardo verso il futuro. In questa balld rock si parla del tempo che scorre, del desiderio di avere una “stagione” in più e di conseguenza una seconda possibilità. Spesso la vita scorre, ma arriviamo ad un certo punto che guardandoci allo specchio e non capiamo più come siamo arrivati fino a lì. Alle nostre spalle rimangono questioni irrisolte e rimpianti. “La quinta stagione” è la ricerca di una possibilità in più. E’ un tempo in aggiunta a quello che ci è concesso.

Ciao Roberto, come è nato il brano “La quinta stagione”?

La quinta stagione nasce dal desiderio di aver più tempo a disposizione. Spesso  sia ha la sensazione che i giorni scorrano troppo velocemente e ci si trovi in un attimo a guardarsi indietro rendendosi conto che le cose sono cambiate e nemmeno noi siamo più gli stessi, e per quanto questo possa essere facilmente compreso, risulta a volte più complicato fare i conti con quelle cose che magari sono rimaste irrisolte, parole non dette od azioni non compiute.

Spesso sono gli eventi di vita ed i vissuti ad essi correlati che ci mettono in questa condizione alimentando distanze, che posso sembrare incolmabili, tra noi ed i nostri desideri, tra le persone. La condizione che noi tutti stiamo vivendo in questo periodo di pandemia ne è un esempio concreto.

Non è sempre così semplice vivere il presente e pur sapendo che questo è il tempo che abbiamo a disposizione, possiamo sempre augurarci che esista almeno una quinta stagione.


In generale come nasce la tua musica: prima il testo o la melodia?

Vivo di emozioni, provo pertanto ad ascoltarle a sentirle, lascio che siano loro a guidarmi nel processo creativo. Così facendo spesso capita che le canzoni si scrivano da sole, a volte sei in casa seduto al pianoforte, a volte invece trovi l’ispirazione percorrendo un sentiero in montagna o più semplicemente negli occhi e nelle parole delle persone che ti circondano. Spesso mi capita di sorprendermi canticchiare una melodia mentre sono al volante e pochi secondi dopo improvvisare un testo, in altri momenti accade esattamente il contrario lasciandosi andare al suono di un parola, che senti il bisogno di tradurre in musica.


Qual è la parte più bella dell’essere musicista?

Non credo di potermi definire un musicista. Ma mi piace pensarmi come in una relazione amorosa con la musica. Ci siamo scelti e abbiamo deciso di farci compagnia in questo viaggio che è la vita. Lei c’era quando ne avevo maggiormente bisogno, oggi vorrei in qualche modo ringraziarla. Credo sia questa la parte che più mi piace.

Come è nata la tua collaborazione con l’etichetta LaPOP?

È stata un’occasione d’incontro favorita dalle circostanze e da amici musicisti con i quali stavo collaborando al progetto, che sull’onda dell’entusiasmo mi suggerirono di far sentire i brani a chi secondo loro avrebbe davvero potuto apprezzarli. Decisi di ascoltarli ed eccoci qua, a dirmi felice di questa collaborazione.


Questo è il tuo secondo singolo da solista, sei soddisfatto della scelta fatta? Come ha risposto il pubblico alla tua musica?

Sono davvero soddisfatto, dopo un brano rock classicamente inteso, sentivo il bisogno di dare spazio anche alla parte più intima di me, e personalmente credo che questo sia stato apprezzato.  Amo scrivere e cantare di emozioni per cui la mia storia potrebbe essere quella di tanti altri che come me vivono emozionandosi ogni giorno.


Quali sono i musicisti da cui prendi ispirazione?

Diciamo che le mie influenze principali sono da ricercarsi nella musica hard rock e molti sono stati gli artisti che credo abbiano avuto su di me un impatto notevole. Potrei citarne alcuni tra i più conosciuti tra i quali Axl Rose, Bon Jovi, Joey Tempest, Chris Cornell, non tralascerei tuttavia anche artisti italiani come PFM, New Trolls, Timoria, ed i nostri cantautori.

La Redazione

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