Perdere una persona e sentire una voragine nel petto che ti consuma lentamente fino a non permetterti più di riconoscere la tua immagine allo specchio. Un dolore che ti percuote ad ogni ora e ti spinge all’autodistruzione. Fare sesso con altre persone ma pensare sempre alla stessa, annegare i dispiaceri nell’alcol senza la possibilità di poter vedere una luce alla fine di un infinito tunnel.

Queste le sensazioni che Legno racconta nel suo nuovo singolo, “spaccotutto“, celebrando la fine, troppo dolorosa, di una storia. Inutile provare a disinnescare, cercare di calmarsi o di distrarsi: il pensiero fisso resta l’assenza impossibile da metabolizzare. È strano come, il più delle volte, abbiamo bisogno di stare solo con chi sarebbe in grado di distruggerci…e finiamo per mandargli messaggi senza nemmeno aspettarci una risposta, solo per sentirci ancora vivi, per dimostrare a noi stessi che possiamo ancora esistere. Rompere tutto diventa allora un gesto liberatorio per liberarsi da un passato troppo opprimente, ma da cui non vogliamo staccarci. Continui controsensi si consumano nell’animo scisso dell’io narrante, consapevole di non poter più stare sotto a chi gli ha mancato di rispetto, ma incapace di fare un passo avanti per scappare via da una trappola forse mortale.

Il protagonista diventa un nuovo Dante, ma la sua Beatrice non è una donna angelo, un’opzione salvifica, poiché è paragonata soltanto ad una creatura infernale in grado di rendere bello l’inferno, quindi di spingere un povero uomo a non cercare più il paradiso per crogiolarsi nella sofferenza, ormai tanto familiare.

Annalisa Di Lorenzo