Cosa succede quando ti stanchi di capire?
Diventi un involucro vuoto che cammina senza meta in una città senza Dio e vedi i giorni scorrerti davanti sempre uguali a se stessi, comprendi per la prima volta l’inutilità delle parole e della società, preferisci star solo perché sei stanco ormai di dover occupare un ruolo sociale in una vita piatta, che non era quella che ti saresti aspettato.
Assenza di emozioni, assenza di passioni, un grande vuoto interiore e la consapevolezza di essere stato migliore prima, quando ancora avevi il coraggio di credere in qualcosa e di lottare per riprovarci…quando il mondo non era fatto di cartapesta, e riuscivi a percepirne il peso, quando non sapevi cosa significasse “indifferenza” perché ogni cosa poteva toccarti l’anima, anche se superficialmente.
La verità è che quando la vita ti delude davvero sei costretto a prendere consapevolezza del fatto che non siamo altro che orme in mezzo alle orme, importanti ma non indispensabili, facilmente sostituibili, così come le nostre storie non possono considerarsi eccezionali per gli altri che hanno da raccontare le loro.
“Blue Jeans” è il nuovo singolo di Franco 126 e Calcutta, basato sui sentimenti che si provano alla fine di una relazione, non una di quelle come le altre, ma della RELAZIONE: quella in cui avevi creduto al punto da perdere te stesso tra le onde del mare, quella che poi ti ha distrutto fino a portarti via la parte migliore di te, l’innocenza e la voglia di credere ancora in qualcosa di diverso.
Il brano si sofferma sull’altra medaglia dell’amore, portando l’ascoltatore ad immedesimarsi in un io narrante che ha amato veramente, e che è adesso costretto a subirne le conseguenze senza possibilità di tornare indietro.
Quando finisce l’amore non c’è che il nichilismo, l’assenza di ogni valore che ti spinge a stare da solo una volta in più, pensando a quel futuro che è ormai passato e agli stessi blue jeans che indossavi mentre lei indossava le stesse bugie di sempre, quelle che avresti accettato ancora una volta solo per non perdere l’unica cosa che ti teneva attaccato alla vita, quelle che però non hai potuto accettare guardando il suo mezzo sorriso che ormai sapeva già di “addio” e che forse non dimenticherai mai, perché proprio quello è stata la causa della tua morte.
Annalisa Di Lorenzo