Abbiamo intervistato per voi Clavdio, nel backstage del Monk di Roma, lo scorso 13 dicembre.
La voce narrante del singolo Cuore ha raccontato, al microfono di Parole Indie, i segreti che si celano dietro le sue canzoni e la scelta di fare musica.
Di seguito l’intervista completa.
Allora Clavdio, come è andato questo concerto?
Benissimo.
Sorride
Da dove prendi l’ispirazione per le tue canzoni?
L’ispirazione di solito mi viene in momenti a caso, improvvisamente. Cerco di sfruttare quel momento come un’idea, per poi fissarla e lavorarci.
Ti influenza il luogo in cui vivi?
Beh, credo che sicuramente, come un po’ tutti, l’ambiente in cui vivi in qualche modo ti influenza, anche senza volerlo. Il contesto, le esperienze che fai, alla fine ti influenzano, vuoi o non vuoi.
Qual è stato il momento in cui hai deciso di voler dedicare tutto il tempo alla musica, più che a qualcos’altro? C’è stato un istante o qualcosa che ti ha fatto dire okay adesso mi dedico solo alla musica?
Sì, quando ho mandato il primo pezzo a Bomba Dischi e dopo tre secondi mi hanno detto bello. E lì ho pensato okay, adesso faccio questo, vediamo come va, ma adesso mi impegno su questo.
E invece il tuo album, Togliatti Boulevard, come è andato?
Bene, direi bene. Ci sono dei pezzi dentro che sono legati molto al territorio, come Le tue gambe o altri. Però quando sono andato in giro ho visto che sono invece universali. Le tue gambe parla della Togliatti e tutto quello che è, però se vado a Firenze, in Emilia Romagna oppure a Milano trovo gente che mi canta sulla Togliatti quanta fila c’è. E lì io esplodo dentro. Implodo.
Immagino quanta soddisfazione.
Sì, per me è il risultato più bello di tutti.
A chi dedichi i tuoi testi?
Non c’è una persona in particolare. Li dedico alla vita. Quello che mi capita e quello che mi è capitato, il mio modo di essere, come elaboro le situazioni. Quindi mi sento di dire: a tutto quello che mi è capitato e che mi capiterà.
Clavdio, abbiamo concluso. Un saluto ai tuoi fan e allo staff di Parole Indie?
Un saluto ai fan di Parole Indie, un bacione, e un saluto a tutti voi dello staff. Ci vediamo alla prossima, al prossimo concerto magari. Ciao.
Intervista a cura di Giulia Risa