Marzo 17, 2021

Dopo Sanremo La rappresentate di lista ci stupisce con “My mamma”

My mamma” è il quarto album de “La rappresentante di lista” che nelle sue 13 tracce disegna un percorso di vita molto complesso.

I testi sono percorsi dalla percezione di un’assenza, un vuoto che non può essere colmato e che continua a fare male, tanto da portare l’io narrante a desiderare di tornare a vivere in quel passato che non conosceva tali sensazioni.

A volte capita che una persona arrivi a cambiare il tuo mondo per sempre, facendoti sentire estraneo in paesaggi mai visti prima, o almeno visti da una prospettiva completamente diversa. C’è un grande bisogno di leggerezza, di lasciarsi trasportare dal mare per ritrovare una serenità perduta da troppo tempo, di amare ancora per reagire alla vita, per superare la dannata indifferenza che colpisce chi è stanco di essere troppo fragile.

Siamo nati per resistere, al dolore, alle giornate no, alla fine degli amori, ma abbiamo bisogno di poter vivere la nostra vita e spesso può essere frustrante la scoperta di non aver imparato nulla dagli stessi errori che continuiamo a ripetere ciclicamente senza riuscire a cambiare nulla.

Questo ci fa sentire sbagliati, inetti. Ci fa sentire il bisogno di chiedere scusa ai nostri genitori che ci avrebbero voluti meno vulnerabili, ma ci hanno generato così come siamo: romantici e attaccati alla nostra vulnerabilità, unica arma in un universo troppo crudele; capaci di piangere ma subito dopo di urlare il nostro dolore, così impavidi da riuscire ancora ad amare, nonostante tutto.

Articolo a cura di Annalisa Di Lorenzo

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