Banzai è un’esclamazione giapponese che significa Evviva, un inno alla vita e anche il titolo del secondo album di Frah Quintale, che si configura come un’autobiografia in musica, un resoconto degli ultimi tre anni in cui le protagoniste assolute sembrano essere proprio le emozioni, che vengono ripercorse nei diversi brani permettendo all’ascoltatore di entrare in contatto con l’io profondo dell’artista e di riconoscersi in esso.
L’album, di cui è stata pubblicata solo la prima parte il 26 giugno, Lato blu , è stato annunciato da Farmacia, Contento e Buio di giorno, brani particolarmente significativi che racchiudono il significato più profondo dell’esperienza dell’artista parlando di un amore vissuto come una dipendenza dalla quale non si può uscire che nasce dal bisogno di aggrapparsi all’altro nel momento in cui si capisce di non potercela fare con le proprie forze, ma anche di un riscatto personale avvenuto gradualmente e che ha permesso all’artista di riuscire a bastarsi dopo un lungo percorso di meditazione e sofferenza.
Il concetto centrale è sicuramente quello di rinascita: come se l’io narrante volesse raccontarci la sua passione e resurrezione attraverso dei testi in grado di ricucire le ferite insite nella sua anima e permettere all’arcobaleno di risplendere con i suoi colori in contrasto con l’oscurità precedente.
Toccante è il racconto di un’esperienza umana ma al limite dell’umano come la depressione; il racconto di un soggetto che cerca di autodistruggersi fumando la sua salute, rifugiandosi in droga e alcool, sviluppando dipendenze inconsistenti e deleterie fino ad annullarsi completamente per poi, nel momento del picco, risalire, come le bolle.
Un album volto ad infondere speranza nel genere umano, un Evviva a questa vita che ci dà sempre la forza di ricominciare, un invito all’essere umano a non abbattersi, a credere e cercare sempre e solo la luce in fondo al tunnel.
Annalisa Di lorenzo