Perdere una persona e insieme ad essa il senso ultimo delle cose, vivere per vivere mentre nella testa risuonano gli echi della solita domanda “Che senso ha?“, titolo dell’ultimo brano di Franco 126 che si sofferma proprio su questa tematica.

Come dice l’artista, a volte basta tirare un semplice filo per disfare l’intero maglione, per buttare via nel vento relazioni e rapporti umani senza nemmeno una ragione. È inutile sforzarsi di capire, cercare qualcuno o qualcosa da incolpare, le cose vanno semplicemente come devono andare e l’uomo sembra essere una semplice “canna al vento“, un fantoccio nelle mani del fato crudele che lo trascina in direzioni sempre opposte e contrarie dandogli una possibilità di scelta soltanto illusoria.

Per quanto questo possa essere accettato, è sempre difficile da metabolizzare e può portare soltanto ad essere indifferenti verso l’intera realtà dalla quasi si finisce per essere sempre più dissociati.

Un sentimento di alienazione coinvolge l’io narrante in una spinta nichilistica che nega ogni risposta: cammina semplicemente con la giacca sulla spalla e quel perenne freddo dentro che non può riscaldare il sole di aprile. Non c’è possibilità di salvezza, ma passerà… Perché nella vita tutto passa, ci si dimentica  dopo essersi distrutti e si ricomincia a vivere in un ciclo perennemente uguale a se stesso.

La Redazione