Maggio 19, 2021

FRANCO BATTIATO “LA CURA”

Un amore in grado di superare le correnti gravitazionali, lo spazio e la luce per restare imperituro, persistere alla bufera del tempo sgretolatore, opporsi alle leggi del mondo e resistere anche quando tutto cambia: questo è ciò di cui parla Franco Battiato in “La cura“, canzone che ha fatto sognare intere generazioni, infondendo nel genere umano la speranza di un qualcosa che possa oltrepassare i limiti dell’eterno e raggiungere l’infinito, facendogli, anche solo per un attimo, dimenticare la frustrazione della propria finitezza.

Si tratta di un romanticismo pure ed assoluto, di un rapporto che non è improntato sul “Do ut des“, poiché l’unico desiderio dell’io narrante sembra essere quello di dare all’ amata tutto se stesso, senza aspettarsi di ricevere nulla, senza pretendere una ricompensa, per la semplice gioia di amare in modo del tutto disinteressato.

Io avrò cura di te” : la più bella delle promesse, quasi banale, ma la più difficile da mantenere. Proteggere qualcuno nonostante tutto, non tener conto degli sbalzi d’umore, dei giorni “no”… Ma amare anche quelli, tutti i perfetti difetti di quell’essere speciale che non vorremmo cambiare nemmeno in una singola parte. Conoscere tutto di qualcuno, ogni minimo segreto, ogni parte oscura del suo cuore, e riuscire a vederlo innocente. Questa è la cura al male di vivere che attanaglia la società moderna, l’unica medicina che può restituire all’uomo di ogni era la propria umanità.

Annalisa Di Lorenzo

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