Maggio 8, 2020

GANOONA: CAMBIARE SIGNIFICA CRESCERE

Ganoona: cantante, rapper e songwriter italo-americano. La sua musica è una combinazione di sonorità black, latin e hip-hop accompagnata da liriche intense ed originali. Il suo nuovo singolo Bad Vibes è una richiesta a cuore aperto di contatti umani sinceri e distanti dallo schermo di uno smartphone.

Di seguito l’intervista:

Ciao Ganoona! Il 21 Aprile è uscito il tuo nuovo singolo Bad Vibes, che è in qualche modo la descrizione della nostra società tanto frenetica quanto ingabbiata in soluzioni tecnologiche e malinconie sempre più nascoste, come se ogni nostra giornata fosse ormai un episodio di Black Mirror. Cosa ti ha ispirato questo brano?

Ciao Raga! Grazie dell’invito. Ho scritto il testo in un momento complicato, in cui mi sentivo solo e insoddisfatto. L’ho scritta al pianoforte, voce e accordi, nuda e cruda. In generale Bad Vibes parla del senso di inadeguatezza e del bisogno di contatti umani sinceri. Spesso la prima cosa che facciamo appena svegli è guardare lo schermo dello smartphone, come se fosse un oracolo, senza accorgerci di essere finiti inconsapevolmente in un episodio di Black Mirror. 

Questo accanimento tecnologico è ultimamente esasperato vista la pandemia che stiamo affrontando, ma da un lato è anche utile per mantenere costanti i rapporti con i nostri cari. Pensi ci possa essere un giusto compromesso anche in futuro nell’approccio umano alla tecnologia?

Non so quanto, e in quanti, impareremo qualcosa da questa situazione, quindi temo che anzi, ci abitueremo sempre di più, purtroppo… Però allo stesso tempo credo che in molti impareremo a goderci a tutto cuore i momenti clean dalla tecnologia. Io almeno, li aspetto tutta la giornata quei piccoli momenti.

Stammi lontano con quelle Bad Vibes è una frase frequente nel brano. Come riesci a tenerti a distanza dalle Bad Vibes? Hai un particolare rito di felicità?

Eh credo che le Bad Vibes siano nemici fantasiosi e che imparano in fretta. Quindi non basta sempre la stessa strategia. Però credo che una cosa che funzioni sempre sia ascoltarci davvero, capire che dei disagi magari sono il segno che dobbiamo cambiare qualcosa. E cambiare non è mai una cosa cattiva, può spaventare, ma significa crescere.

Nel videoclip del singolo, alcuni ballerini hanno espresso ognuno a modo proprio e nelle proprie abitazioni, la voglia di libertà preponderante in questo periodo di lockdown. Tu invece come stai vivendo questa quarantena?

Sono molto contento del risultato del video, mi sono emozionato a vedere questa sorta di mosaico emotivo, intimo e collettivo allo stesso tempo. Io bene dai. Non nego che il periodo mi ha messo alla prova. Ma sto cercando di approfittarne per lavorare su me stesso e migliorarmi.

Quando il primo album?

Molto presto. Prima di della fine dell’anno, o prima dell’estate… chissà.

Parole Indie

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