Dopo “Escape Room” e “Il Duca Bianco”, che hanno riscosso un notevole consenso, HERA torna con un terzo inedito scritto a quattro mani da lei e Marco Canigiula (già autore per Annalisa, Emma Muscat, Biondo, Suor CrisEna, Alessandro Casillo): “DORIAN GRAY” è il nuovo tassello di un EP già in lavorazione, la cui uscita è programmata per l’autunno 2021. La fusione tra un ambiente sonoro estremamente moderno e l’intervento melodico dell’ecleQco violoncello di Donato Cedrone, musicista poliedrico ed estremamente creaEvo, donano al singolo un’aura sofisEcata, ma al contempo dinamica e attraente.
Ciao Hera! Dal 16 luglio è disponibile il tuo ultimo singolo “Dorian Gray”, ti andrebbe di parlarcene?
Ciao a tutti i lettori di Parole Indie! Certo, lo faccio con immenso piacere! Dorian Gray rappresenta il disordine che avevo dentro e al quale sentivo il bisogno di dare forma. Quando ho iniziato a buttare giù il testo la mia mente ha avuto un link immediato con un’altra forma d’arte che mi affascina molto, la pittura. Mi piaceva l’idea di pensare alla creazione di un’opera che non fosse solo musicale, ma qualcosa di alternativo e originale. Per questo mi sono lasciata ispirare dall’anticomformismodell’action painting di Jackson Pollock. Avevo una tela bianca adagiata a terra, non dovevo far altro che prendere coraggio e sciogliere i grovigli della mia anima! E’ stato estremamente liberatorio!
Il brano anticipa l’EP in lavorazione, cosa dovremmo aspettarci? Puoi spoilerarci qualcosa?
Mi piace puntare all’originalità, sono una persona camaleontica… la bellezza di questo primo Ep è racchiusa proprio nella sua anima in continua evoluzione, un misto tra stupore e autenticità.
La tua è una carriera brillante, sei una vera Artista. Hai deliziato i tuoi ascoltatori con diversi brani iconici come “Escape Room”, “Duca Bianco”, ora con “Dorian Gray”. Quali sono i tuoi punti di riferimento musicali? C’è qualche artista da cui sei particolarmente affascinata?
Sono affascinata dalla musica a 360 gradi, non ei contenitori, credo servano più all’industria discografica per classificare un prodotto. Io credo nella comunicazione di un’opera, nella sua spinta propulsiva, quella o c’è o non c’è. Non esiste una categoria per la bellezza! Sicuramente i miei miti sono i rivoluzionari David Bowie, Lucio Dalla, Pino Daniele, Mia Martini, Stevie Wonder e potrei citarne altri mille.
Se potessi descriverti con tre parole?
Eclettica, sincera, emotiva.
Oltre l’EP in uscita, hai altri progetti?
Non vedo l’ora di tornare a cantare nella più totale libertà davanti al pubblico, mi manca tremendamente.
Grazie per aver risposto alle nostre domande. Saluta i lettori di Parole Indie consigliando la tua canzone preferita.
Grazie a voi per la costante attenzione verso il mio progetto! Domanda semplice: Dorian Gray!!!
La Redazione