Demien torna in campo con il nuovo EP, “Peso” è il nome del nuovo progetto firmato One Mag Records.

Il giovane artista emergente torna dopo sue singoli andati molto bene: Stringimi- Unplugged Version e Voglio, i due singoli,  il primo conta oltre 12.000 streaming e il secondo è quasi a quota 5.000.

Ciao Demien! Come stai? Ci parleresti del tuo progetto musicale? Come nasce?

Ciao,sono carico e felice di aver chiuso questo nuovo progetto che da un po’ stavo già lavorando.

Dopo “Stringimi” uscito lo scorso 9 giugno, il tuo prossimo EP sarà “Peso”, ti andrebbe di anticiparci qualcosa in merito?

È un EP che nasce proprio con l idea di non avere peli sulla lingua, parla un po’ di me, di chi mi sta intorno, chi sono e dove voglio arrivare. Per questo l ho chiamato “peso” perché ogni barra per ma ha un suo peso e valore.

C’è qualcosa o qualcuno che ti ispira maggiormente? A chi dedichi le tue canzoni?

Sicuramente mi ispirano le persone che nella vita hanno raggiunto i propri obbiettivi,con sacrifici e senza pensare che i sogni sono irrealizzabili.

Quanto è importante per Demien la musica?

Per me la musica è sicuramente un mezzo di comunicazione, e un modo per analizzarmi a fondo e scoprire cose di me che in altre situazioni o in altri metodi non scopro.

Ci sono tendenze o correnti musicali che ti hanno influenzato e che continuano a farlo tutt’ora o ti presti a diversi spunti musicali? Come combaciano in te, e nella tua musica, le varie influenze artistiche a cui sei esposto?

Una grande influenza inizialmente è stato con i pionieri del rap italiano, dai messaggi che volevano dare, a dove volevano arrivare.Poi con il tempo ho allargato la mente sia a livello musicale, che a livello di “attitude “ diciamo.

Saluta i lettori di Parole Indie e grazie per averi raccontato un po’ di te! Consiglia un brano che ti ha colpito particolarmente in questo 2020! Alla prossima!

Un saluto e un ringraziamento speciale come sempre allo staff di Parole indi. Per questo 2020 vi consiglio sicuramente l’ultimo album di pop smoke.

Intervista a cura di Greta Anello