Fuori il 7 ottobre il nuovo singolo degli Ex Marte, False Promesse, brano distribuito da Artist First, prodotto dagli stessi artisti e finalizzato insieme ai ragazzi di Impronte Records. La cifra distintiva risiede certamente nell’animo di protesta e nella reazione energica che diventa quasi irriverente nel momento in cui si prende coscienza delle reali dinamiche dietro i rapporti con alcune persone.
Abbiamo chiacchierato con gli Ex Marte, eccone il risultato.
Sentite di aver mantenuto le vostre “False promesse”?
Facciamo del nostro meglio per mantenere le promesse (vere) che facciamo a noi stessi, che è la cosa più importante. Agli altri non promettiamo nulla se non siamo convinti al 100%, al contrario di molte persone. L’unica promessa falsissima che puntualmente non manteniamo è quella di organizzarci per lavorare con più calma e tranquillità per fare le cose fatte bene e senza stress, invece ogni volta è sempre una corsa perché c’è tantissimo da fare. Poi però il risultato ci da sempre soddisfazioni, però che ansia! Venite ai nostri concerti, ascoltate la nostra musica e vi divertirete: è una promessa
Musicalmente vi sentite cresciuti rispetto al passato?
Assolutamente si. Abbiamo cominciato a lavorare insieme da poco più di due anni ed abbiamo pubblicato il nostro primo singolo “Sospensione” praticamente un anno fa, quindi in generale si potrebbe dire che è poco tempo, ma in un anno abbiamo acquisito molta più consapevolezza in noi stessi, soprattutto come autori ed arrangiatori. Con “False Promesse” abbiamo notato come si sono innescati facilmente dei meccanismi compositivi che prima richiedevano più tempo e più revisioni, capitando a volte in vicoli ciechi. Sicuramente accadrà di nuovo di trovarsi bloccati, ma la crescita per noi è evidente anche già dal pezzo che ha preceduto “False Promesse”. Senza nulla togliere alle altre canzoni.
In effetti il vostro genere è difficile da etichettare: come lo definireste?
Le influenze sono molte ed anche variegate. Potremmo creare una parola orrenda accostando Pop-Funk-Elettro-Indie-boh, che sono le macro categorie più riconoscibili nella nostra musica, ma faremmo meglio a dirvi che abbiamo una sezione ritmica completamente elettronica con batterie sintetiche e Synth-Bass, lo strumento principale suonato da Andrea, che sorreggono canzoni sostanzialmente Pop condite da una salsa Funk. Il tutto in funzione di testi che strizzano l’occhio al cantautorato italiano. Fate un po’ voi…
Avete in mente una collaborazione con altri artisti in futuro?
Si, è sicuramente un programma che abbiamo in mente perché riteniamo che possa essere molto stimolante per entrambi un’esperienza artistica del genere se si è sulla stessa lunghezza d’onda. Sappiamo che non sarà facile perché molto spesso gli equilibri sono delicati, ma è sicuramente un tentativo che faremo in futuro. Sarebbe interessante lavorare con un artista molto distante dal nostro sound che possa aggiungere una caratteristica che a noi manca, o noi a lui o lei.
Prossimi step?
Speriamo che con il ritorno alla capienza massima dei luoghi dediti alla promozione di cultura e spettacolo aumentino le possibilità di esibirci dal vivo perché è questo che vogliamo fare. Bello Instagram, bello Spotify bello tutto, ma la musica noi la vogliamo suonare, non spammare. Quindi seguiteci sui social in funzione di seguirci dal vivo! Contemporaneamente continueremo alla produzione e alla scrittura di altre canzoni fino alla prossima estate; “False Promesse” è solo l’inizio.
La Redazione