Manfredi Simonetti cantautore Italiano nato nel 1995, cresciuto con la passione per la musica, in particolare per il pianoforte. Le sue prime pubblicazioni ufficiali avvengono nel 2020 a seguito della pandemia dove ritrova il suo desiderio di esprimere i suoi pensieri per mezzo della musica. Legato alla storia musicale ed al suo sviluppo, ha come obbiettivo quello di trovare un connubio fra la musica di ieri e i pensieri di oggi, dando vita a sperimentazioni musicali.
In anteprima assoluta l’intervista a Manfredi Simonetti che anticipa il brano “Luna” in uscita domani al fianco di Paolo Meneguzzi.
Buona lettura!
Ciao Manfredi! Benvenuto nel blog di Parole Indie. Ti andrebbe di raccontare ai nostri lettori il tuo percorso artistico? Dove e quando nasce Manfredi artista?
Manfredi artista nasce all’età di due anni, nella casa dove sono cresciuto fuori città, quando mi sono arrampicato su un pianoforte per suonare alcune note apparentemente connesse che hanno fatto preoccupare i miei genitori, i quali hanno sentito una melodia proveniente dalla parte opposta della casa. Ufficialmente, il momento di “uscita” è stato durante il lockdown, quando ho avuto modo di dedicarmi alla mia passione per la musica.
Qual è il ricordo che conservi con più affetto del tuo debutto nel mondo musicale?
Il debutto musicale avviene involontariamente prima del mio lato artistico, su un palco della città nel 2018, quando per sostituire alcuni artisti e non lasciare il palco vuoto, io che ero la per altre ragioni lavorative, sono salito sul palco ed ho cantato 3 brani che avevo scritto insieme ai ragazzi della mia squadra, davanti ad oltre 2000 persone.
Il tuo nuovo brano si intitola “Luna” e vede la collaborazione di Paolo Meneguzzi. Di cosa parla?
Luna è parte di un Concept Ep che vede il protagonista, intrappolato nel nostro presente a causa di un fenomeno cosmico durante una missione spaziale, racconta l’evoluzione rapida di una società che non riesce a comprendere i suoi cambiamenti, correndo sempre troppo velocemente e perdendo i valori più importanti.
Cosa si prova a vedere il proprio nome al fianco di uno dei più grandi cantautori della scena italiana? È il raggiungimento di un sogno?
Paolo Meneguzzi fa pienamente parte della mia crescita, aver avuto la possibilità di collaborare in questo brano, per me rappresenta un momento importante del mio percorso, perché ho potuto condividere con un artista (che ritengo parte della mia voglia di fare musica nella vita), un testo che esprime tanti miei pensieri e che vuole trasmettere tanto a chi ascolta.
Luna anticipa il prossimo Ep “Fuori dal cosmo”, qual è il messaggio che vuoi far arrivare ai tuoi ascoltatori con questo nuovo progetto?
Fermatevi ad ascoltare il mondo che vi circonda, le persone che fanno parte della vostra vita, non dimenticatevi di correre sempre, perché bisogna saper andare avanti, ma con la consapevolezza dei propri risultati, senza mai dimenticare da dove veniamo.
Hai cercato nuovi sound con Fuori dal cosmo? Ti sei spinto oltre in cosa?
L’ep ha delle influenze anni 60 accostate a quelle del 2000, all’interno dell’ep saranno presenti alcuni brani molto particolari, con sound e richiami che possiamo definire “vintage” accostato ai suoni più moderni, stessa cosa vale per il linguaggio al suo interno.
Hai artisti di riferimento? Anche internazionali.
Ascolto tantissimi generi musicali per comprendere cosa stia suonando in giro per il mondo, qui in Italia trovo tantissimi artisti di riferimento Neffa, Roy Paci ed il suo modo di fare vera musica, de Andrè e per finire anche Mose, un giovanissimo artista che forse involontariamente con alcune sue parole è riuscito ad ampliare in me la voglia di creare nuova musica. Ad ispirarmi continuamente fuori dall’Italia troviamo sicuramente Stromae, The Weeknd, FIX.
Grazie per aver risposto alle nostre domande. Una curiosità per i nostri lettori: cosa sta ascoltando in questi giorni Manfredi?
Grazie a voi per questa bella opportunità di raccontarmi! in questi giorni stó ascoltando Enfer di stromae ed ho da poco scoperto un filone musicale a me sconosciuto con un gruppo chiamato HIllsong.
Fuori Dal Cosmo
Partito alla fine degli anni 60 per una missione spaziale della durata di 6 mesi, l’astronauta M.S può finalmente ritornare sul pianeta terra, tuttavia per cause sconosciute sono passati circa 60 anni, ma per lui il tempo sembra non essere andato avanti. Tutto il mondo intorno ha una forma differente e la vita quotidiana è totalemte stravolta dal XXI secolo che ha cambiato il modo di vivere, le abitudini, la musica. Il suo ritorno, pieno di speranza nel rivedere la persona amata verrà ad impattarsi con la realtà dello scorrimento temporale che su di lei hanno avuto l’irreversivbile effetto del l’invecchiamento. Cosa significa sentirsi di un’altra generazione e vivere in un futuro che forse risulta essere troppo distante?
Intervista a cura di Greta Anello