Un bisogno di stabilità interiore che porta alla ricerca di un faro, di un riferimento stabile in grado di far approdare il proprio io in un porto sicuro: questo è il concetto sul quale si sofferma il terzo singolo di J-UNØ, Post-it, disponibile su tutte le piattaforme digitali dal 26 giugno 2020.
L’artista casertano si è fatto portavoce del sentimento di evasione dai luoghi comuni caratterizzante un soggetto scisso interiormente e costretto a ricercare il proprio mondo al di fuori di una sovrastruttura in cui non si riconosce già con i precedenti brani, Assenzio e Un altro ballo.
Alla base di Post-it si colloca lo stesso concetto, volto a sottolineare una sensibilità pesante quanto un macigno ma che invita alla ricerca di nuove coordinate, in un contesto musicale molto più Chill-out rispetto ai due precedenti per le sue sonorità dolci e armoniose in grado di proiettare l’ascoltatore in una dimensione di relax e meditazione.
Centrale è l’amore quasi viscerale nei confronti di una donna idealizzata a tal punto da essere trasformata in un riferimento, in un’ancora di salvezza in grado di calmare il maremoto interiore dell’io narrante e di fargli trovare la stabilità tanto bramata; un amore inciso nella carne come una frase su un post-it, metafora di quello stesso sentimento incancellabile ma allo stesso tempo troppo labile per poter essere eterno: solo il ricordo, infatti, sembra appartenere alla sfera dell’eternità, un ricordo in grado di cancellare il dolore provocato dalla collisione contro una realtà in cui non è possibile amare.
La consapevolezza della lontananza della propria donna diventa il presupposto stesso di questo singolo, un tuffo nel passato, una speranza nei confronti del futuro, da parte di chi non accetta il presente dell’assenza e preferisce attendere il ritorno di un qualcosa che forse non tornerà in questa vita, ma di cui sente fortemente la necessità.
Annalisa Di lorenzo