Gennaio 20, 2021

L’amore nel XXI secolo raccontato da Madame nel brano “Sentimi”

Sentimi” è un brano di Madame che si sofferma sulla descrizione del sentimento amoroso nella realtà del ventunesimo secolo, caratterizzato dalla  lontananza e dall’apparenza.

L’io narrante chiede al suo interlocutore di essere sentito, percepito oltre la superficie per poter creare una connessione profonda alla base della quale c’è il bisogno di esprimere sentimenti troppo reali per una realtà così labile e provvisoria.

Inutile inventare cose a caso, mostrarsi per quello che non si è, cercare di recitare un ruolo nella grande commedia umana. Quello di cui ha bisogno la protagonista del brano sembra essere un contatto concreto e reale, ma ogni sforzo è vanificato dalla velocità con cui corre un universo che eleva l’eros a unico Dio: lei chiede delle “news“, ma l’unica risposta che riceve sono dei “nudes“, in una vanificazione totale della parola, che si perde e sbiadisce dietro le immagini di chi vuole mettersi in mostra senza poter sentire la vulnerabilità e l’umanità ormai dimenticate.

Entrambi bevono ma non si parlano, non si conoscono, e l’unico desiderio espresso è quello di potersi mancare davvero, per riempire il vuoto di una solitudine che essi stessi hanno creato.

La bellezza è l’unica arma a disposizione nei rapporti moderni, ma può bastare? E per quanto tempo? Da qui la frustrazione di pensare a quale abito indossare per poter essere perfetta, rispondere ai canoni di una persona che dovrà sceglierti al posto di tutte le altre basandosi esclusivamente sul tuo aspetto.Può davvero essere questo l’amore? Una competizione che porta i soggetti ad essere oppressi dalla paura di poter essere facilmente sostituibili? L’io narrante sa bene che c’è bisogno di altro…di un legame profondo che possa legarla per sempre all’altro, a cui chiede di essere “sentita” per sfuggire all’idea di poter essere solo corpo, e diventare anche anima.

Annalisa Di Lorenzo

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