Si chiama Valentina Rettaroli, in arte Larèt. Una passione nata da un microfono giallo e dai concerti sul tavolo della cucina durante le cene di Natale.
Una voce delicata tra frangia e occhi bassi. Non è voglia di nascondersi, è un mostrarsi completamente. Questo fa Larèt con la sua musica, che è timidezza diretta e centrata, nei bordi.
Bombe a mano è il suo ultimo singolo, anticipato da Quello che volevo (non sei te) e Dinosauro Chic.
Tre racconti che hanno per tema un amore nostalgico, la difficoltà di accettare una determinata situazione, fare pace con se stessi, con il proprio passato e chiunque ne abbia fatto parte,perché certe persone fa più male abbracciarle che lasciarle andare, lasciare in sospeso il passato e fare i conti con il bilico, le stanze strette, i vuoti.
Larèt è la scelta di esplodere, di farsi sentire in maniera pura, integrale, senza filtri, significa non dimenticare, non fare finta di niente, ma accettare e trasformare il bilico in voce.
Cristiana D’auria