Marracash e Calcutta nel nuovo singolo “Laurea ad Honorem” elevano una donna, di cui non si specifica il ruolo, a emblema di tutti quei “ragazzi disastrati venuti su dritti che vivono in case cadenti tra le rovine delle loro famiglie”, dedicandole per questo una Laurea.
Non si parla della laurea convenzionale, ma di un riconoscimento datole per il suo coraggio di vivere senza farsi portare via il cuore da nessuno, per la sua forza di perdonare ciò che non si può perdonare, per i sogni e le illusioni a cui continua ad aggrapparsi con le unghie pur sapendo che nella vita tutti sono di passaggio e nessuno riesce mai a fermarsi davvero.
Nell’universo postmoderno, ormai lo sappiamo bene, non c’è spazio per la stabilità emotiva, per il “per sempre felici e contenti”. Tutto questo è forse più pesante per le persone nate in contesti sbagliati, in cui essere buoni talvolta significa essere deboli e subire svariati colpi da una società che ti ha lasciato ai margini dimenticandosi della tua esistenza.
Chi vive l’inferno è schiavo di questo, può allontanarsene ma non può scappare, in quanto costretto a portarlo dentro e sentirlo bruciare per il resto della propria vita. Consapevoli di questo, i due artisti scelgono di premiare tutti quelli che scelgono di cercare, anche in mezzo all’inferno, il famoso “non inferno” calviniano.
Brano presente nel nuovo album “Noi, loro, gli altri”. “Noi, Loro, Gli Altri” arriva dopo il grande successo di “PERSONA”, disco 5 volte platino e già cult, sempre ben presente in classifica a due anni dall’uscita, nonché il più venduto del 2020 e con all’attivo oltre 200.000 copie vendute e più di 475 milioni di streaming solo su Spotify. Tutti i brani contenuti in “Persona” sono stati certificati da FIMI/GfK Italia.
Articolo a cura di Annalisa Di Lorenzo.