Agosto 12, 2020

NOTTE DI MEZZA ESTATE

Siamo ormai giunti alla settimana più calda dell’anno, quella che racchiude in sé l’intero senso dell’estate ma anche la malinconia di un settembre ormai prossimo e sempre più imminente.


A questo proposito l’articolo di oggi sarà un off topic distaccandosi dalla linea guida della mia rubrica, nata per focalizzarsi in primis sull’analisi dei sentimenti espressi nei diversi brani trattati, per concentrarsi su un brano che a mio parere riesce a descrivere bene lo stato d’animo che accompagna ognuno di noi durante questo particolare periodo dell’anno.


Nel 2006 usciva Notte di mezza estate di Alex Britti ed Edoardo Bennato, un vero e proprio tormentone estivo che definirei senza tempo per il senso di libertà che riesce a trasmettere a chi l’ascolta.


Sicuramente è esplicito già dal titolo il riferimento intertestuale al sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare, che si ripercuote anche nel testo, in cui si parla: della magia estiva, dell’impossibilità che diventa improvvisamente possibilità grazie a stelle in grado di trasmettere influssi particolari sugli esseri umani, di quel qualcosa di speciale che si nasconde nell’aria e nel cielo dipinto di blues come un etere in grado di trasportare tutti in una dimensione onirica in cui non c’è spazio per l’organizzazione e la regina assoluta sembra essere l’improvvisazione.


I più fortunati sono sicuramente quelli che finiscono nel girone degli innamoramenti estivi, quelli che proprio come questa stagione hanno la caratteristica di essere brevi ma intensi, quelli che hanno il sapore unico dell’estate ma la predestinazione a finire entro settembre e lasciare in bocca il sapore dolce-amaro di un’estate che vorremmo potesse durare in eterno.


Tuttavia l’estate non è una stagione per gli innamorati, ma un inno alla libertà personale, un palco sul quale i diavoli suonano le chitarre e gli angeli restano sotto il cielo stellato in attesa di San Lorenzo che, con la sua pioggia di stelle, arriva a portare nuovi sogni e speranze: magica, ma troppo breve, proprio come un sogno.

Annalisa Di lorenzo

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