Aprile 20, 2020

OPERATORI DEL SETTORE: RICCARDO CRESSERI E LO SVILUPPO ARTISTICO NEL PANORAMA MUSICALE ATTUALE

Nata nel 2009, Artist First è la prima società italiana di distribuzione discografica fisica e digitale. Per chi non lo sapesse, queste imprese si occupano di guidare gli artisti nelle loro release e permettere la migliore diffusione per ognuno dei loro prodotti musicali. Ce ne parla Riccardo Cresseri: figura essenziale all’interno della società sopracitata, che ci spiega nello specifico il suo operato con riferimenti al panorama musicale attuale e qualche consiglio per i giovani musicisti.

Ciao Riccardo! Tu lavori in una grande azienda di distribuzione discografica: Artist First. Fai quindi da tramite fra gli artisti e tutto ciò che può permettere loro di arrivare alle persone. Ma non tutti conoscono questa professione, non tutti sanno che fra gli artisti e le piattaforme di ascolto musicale c’è qualcuno che permette questo passaggio. Cosa pensi a riguardo? Di cosa ti occupi nella precisione all’interno di Artist First?

Ciao! Beh, sono d’accordo con te: chi si avvicina per la prima volta al mestiere dell’artista spesso non conosce tutti i passaggi della filiera, ma ci torniamo dopo.

Nello specifico, all’interno di Artist First mi occupo di sviluppo artistico. Tra i miei compiti, c’è il selezionare i progetti più interessanti tra le centinaia di proposte che ci arrivano ogni settimana, la ricerca attiva di nuovi progetti e l’ideazione di strategie per le varie uscite che abbiamo in programma (dalla scelta dei singoli alla data migliore per la pubblicazione). Artist First, infatti, è un distributore un po’ particolare: non siamo un aggregatore, non distribuiamo tutto ciò che ci arriva, ma facciamo parecchia selezione, lavorando solo quei progetti che pensiamo di poter spingere nelle playlist editoriali delle varie piattaforme streaming, oggi fondamentali.

Con l’avvento e la sempre maggiore influenza dei social e delle piattaforme musicali, tutti hanno la possibilità di far sentire la propria musica, condividere un contenuto video e così via. A tuo parere stiamo andando incontro ad un mondo musicale confusionario e saturo di artisti che si affermano ognuno a modo proprio oppure esisterà ancora una certa meritocrazia?

Dipende da cosa intendi per meritocrazia. Indubbiamente il panorama attuale è decisamente più ricco di artisti rispetto al passato, ma alla fine mi piace pensare che sia il pubblico a decidere chi merita di più: chiaro, promuovere la propria musica è sempre fondamentale, ma ci sono anche progetti che partono in completa autonomia, dal basso, attraverso il passaparola. C’è più concorrenza, ma ci sono anche più possibilità di arrivare alla gente.

Quanto influisce il vostro lavoro sulla buona riuscita di un prodotto discografico?

Per quella che è la mia esperienza, direi non poco. Lavorare con noi significa avere a disposizione competenza, esperienza e best practices sviluppate in anni di attività, che possono rappresentare una grande spinta per qualsiasi progetto. Inoltre, proprio perché facciamo moltissima selezione e abbiamo una linea editoriale definita, abbiamo sviluppato un rapporto di fiducia con i team editoriali delle varie piattaforme streaming, e questo ci consente di avere ottimi risultati in termini di piazzamento in playlist.

Cosa consiglieresti ad un giovane artista che vuole approcciare al mondo della musica per la prima volta?

Come dicevo all’inizio, la cosa più importante per chi si approccia al mondo della musica è informarsi, capire chi fa cosa, e in base a questo andare a formare la squadra più adatta a supportare il suo lavoro. In un momento storico in cui pubblicare musica è piuttosto semplice, il team giusto è spesso il discrimine fondamentale per il successo.

Parole Indie

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.