Fuori dal 18 giugno “Stasera che mi metto“, il nuovo singolo di
Rossella Zitiello. Un brano ispirato dalla quarantena o almeno
dalla distanza fisica e dal bisogno di incontrare l’altro. Il tutto
avviene con un sound pop accattivante e una voce travolgente.
“Stasera che mi metto” è un brano su cui ognuno di noi si può
rispecchiare. Conoscere qualcuno per la prima volta, magari
attraverso una chat, e poi arrivare al fatidico primo incontro.
Cosa indossare? Di cosa parlare? Mille dubbi ci assalgono appena
arriva quel giorno che aspettavamo con ansia.
Ciao Rossella, benvenuta su Parole Indie. E’ uscito da poco il tuo nuovo singolo “Stasera che mi metto”. Come è nato questo brano?
I social ci diano tanti vantaggi, ci avvicinano a chi è lontano fisicamente da noi, ci danno spazio e libertà di pensiero, ma ciò non toglie che in un rapporto umano, dove c’è un sentimento nulla può sostituire uno sguardo, una semplice carezza, quelle tremende e bellissime farfalle nello stomaco che si provano prima di un appuntamento importante.
Quando crei una canzone nasce prima la melodia o il testo?
Di solito prima la melodia che poi è la stessa che trascina sulla creazione del testo.
La pandemia è stata fonte di ispirazione o stare chiusa in casa ha bloccato la tua creatività?
Il covid è arrivato in una fase della mia vita artistica in cui stavo facendo tante belle cose soprattutto all’estero, ha bloccato tutto e di conseguenza anche tante opportunità. Questo mi ha un po’ abbattuta devo ammetterlo, ma non ha fermato la mia voglia di fare, ho prodotto nuovi inediti, cambiato molto la mia persona sia fisicamente che mentalmente, il che ha dato una svolta fondamentale a tutto ciò che sarebbe arrivato in seguito.
Una canzone che ti ha cambiato la vita?
La bambola… La prima canzone che ho cantato all’età di 3 anni.
La Redazione