Agosto 2, 2022

Bevi responsabilmente è il nuovo singolo de Le Rivolte, progetto parallelo de Il Cile

Link video: https://youtu.be/l97TOxtSzS0
­Bevi responsabilmente è il nuovo singolo de Le Rivolte, progetto parallelo de Il Cile. Dopo il debutto il giorno di San Valentino con la malinconica e sofferta Bromuro, la band ci propone un’altra chiave del loro repertorio in divenire puntando sull’ironia e il divertissement, sempre mantenendo un’impronta di lucido cinismo nel dipingere la realtà circostante.
Il protagonista vive in maniera spregiudicata facendo dell’alcolismo il suo credo quotidiano con un giro del mondo ad alta gradazione dove il Campari bevuto in Puglia si mischia con la grappa sull’Himalaya, dando vita a un cocktail geografico micidiale. A quest’ebbrezza continua viene contrapposta l’esortazione sarcastica del ritornello a controllare le proprie pulsioni in nome dell’etica o del senso di responsabilità o a fingere come un influencer che distorce quello che sta provando mostrandosi all’utente dei social sempre in preda a una felicità effimera e inventata, con la conseguenza che ad avvicinarsi non è la morte fisica quanto quella dello spirito.
Ad accompagnare il pezzo una strumentale piena che emerge con prepotenza nel finale, un suono pulito e suonato, lontano da arrangiamenti campionati che strizzano l’occhio a quello che va in voga nel mercato. Il rock fatto per il gusto di farlo, senza preconcetti né velleità, è la prerogativa di questo gruppo di artisti e amici che trovano nel live la propria dimensione più congeniale e che ci presentano, con questo nuovo brano, ulteriori potenzialità tematiche e sonore.
 
Ascolta Le Rivolte su Spotify

Leggi l’intervista!

Ciao ragazzi, con Bevi responsabilmente mostrate una nuova sfaccettatura della vostra scrittura, dopo la malinconica Bromuro. Che messaggio lanciate? Cosa vi ha spinto a scriverla?


“Bevi responsabilmente” è una boutade lirica che cerca di ironizzare sull’ipocrisia del concetto di “bere responsabilmente”, quando in realtà i social, la società e i modelli di intrattenimento celebrano l’eccesso e l’esagerazione.Musicalmente invece è un crossover e tra la disco music è un certo punk degli anni novanta.


Musicalmente parlando a che genere vi sentite appartenenti?

Ognuno di noi inserisce negli arrangiamenti le proprie radici di ascolto ed imprinting musicale e strumentale.Quello che cerchiamo è un equilibrio tra i nostri gusti che spesso hanno punti di contatto ma per ogni membro hanno un focus differente di base.Un tempo un termine adatto forse sarebbe stato “alternative rock”.


Come è nato il vostro progetto?

Siamo: Nicola alla chitarra, Denko ai synth e alla programmazione, Daniele alla batteria, Stefano al basso e Lorenzo alla voce e chitarra.La band nasce da amicizie in comune tra Lorenzo e tutti noi, da una prova in saletta che poi ha aperto il flusso creativo. Durante la pandemia abbiamo lavorato a distanza dando vita a molti brani, l’intento era dagli inizi divertirci, suonare energicamente, dare voce a musica senza sovrastrutture destinata ai live. Questo è un progetto che anche Lorenzo appoggia, in primis, per la sua propensione a suonare in giro e davanti ad un pubblico.


Il pezzo sarà accompagnato da un videoclip, raccontateci dettagli sullo storytelling.


Abbiamo dato carta bianca al grande “Luca Tartaglia”, autore di grandi video per molti big. Lui ha scelto un’improvvisazione ben riuscita di un attore, Sergio Leone, celebre anche per il suo curriculum teatrale.Volevamo svuotare il messaggio visivo da sterili moralismi e credo che il video ci riesca.

Che obiettivi vi siete posti?

Quello è ciò che stiamo cercando di fare è costruirci un nostro mondo live, che è la  ragione primaria per cui è nata questa band.Seguiteci vi social e saprete tutte le nostre mosse!

La Redazione

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