Giovane, sensibile ed emotiva, originaria di Lecce, Dalila è una cantautrice che da sempre spazia dal Soul al R’n’B, passando per il Gospel. Il 5 Agosto é stato pubblicato il suo primo brano in italiano dal titolo “Giallo Fiore” che anticipa l’uscita del prossimo album: il progetto vuole valorizzare la bellezza di suoni provenienti da diverse parti del mondo, per questo è incentrato su ritmi e atmosfere dal mondo, coinvolgendo musicisti e in particolare percussionisti attivi a livello nazionale.
Ciao Dalila, come stai? Giallo Fiore è il tuo primo singolo in italiano pubblicato lo scorso agosto che anticipa l’uscita del tuo primo disco in lingua italiana, cosa rappresenta per te questo brano e cosa vuoi raccontarci attraverso le sue note delicate?Ciao Parole Indie, sto alla grande, in equilibrio tra timori e gratitudine, stesso senso di Giallo Fiore. Ti spiego: con questo brano, nato nel periodo di lockdown, voglio raccontare di un intero percorso fatto di timori legati alla precarietà emotiva, e quindi di distanziamento, mancanze, equilibri persi o cambiati.Nella parte finale del brano però arriva un’ondata di gratitudine, che è frutto di un percorso personale. E’ quindi un invito a sensibilizzarsi alla gratitudine: allenarsi a vedere i colori di una primavera vista sbocciare anche se solo “dal balcone di casa”. Ed ora che arrivano le prime soddisfazioni e gratificazioni, come il secondo posto al Premio Lunezia 2020, sento la tremarella nelle gambe, ma anche la consapevolezza che sono sulla giusta strada.
Quanto è importante nella tua vita la musica? Hai sempre sognato di cantare? La musica è centrale in tutto ciò che faccio, le mie scelte, le mie aspirazioni, i miei sogni, le mie rinunce, e i sacrifici sono tutti in funzione del percorso artistico che ho scelto. La mia musica, la mia sfida personale di cantare tematiche tabù o demodè tra i giovani di oggi, in particolare. Parlare di fragilità personali, di consapevolezze, di coltivare la gratitudine e la pace, so che mi aspetta una strada lunga e difficile, ma più che aver sempre sognato di cantare, sogno che siano gli altri a cantare questi messaggi positivi, e che ritorni il valore delle relazioni umane e non dell’effimero, di cui spesso si racconta nella musica attuale.L’artista che voglio essere, che cerco di essere, vuole ispirare, stimolare alla riflessione, far cantare la positività, la solidarietà e anche la fragilità, senza vergognarsene, fino a comprendere che siamo tutti fragili, ognuno a suo modo.
Saluta i lettori di Parole Indie con un brano a tua scelta.Ciao Parole Indie, grazie per la vostra attenzione e cura nel domandare qualcosa sulla mia arte, permettendomi di scavarmi dentro sempre di più. In questo periodo in cui il mio “fanciullino” Pascoliano si fa sentire forte, vi lascio con l’ultimo singolo di Bugo ft Ermal Meta: Mi manca.Ma solo dopo aver ascoltato Giallo Fiore!!!! A presto!