Casa è il brano più intimo del racconto che l’artista sta tracciando.Da dove arriva Dinosauro? Ecco svelato l’arcano, il brano snoda casa, raccontandola nell’accezione più completa possibile: la malinconia e il conforto che ne deriva, il posto in cui sentirsi al sicuro, il racconto delle origini nelle intenzioni, nella vita scelta, nella città d’appartenenza, nei modi, nei sogni in cui si è incastrati, nell’educazione ricevuta. È il primo brano scritto da Dinosauro, ma ci voleva un po’ di coraggio per tirarlo fuoridal cassetto.La produzione, decisamente più aggressiva, il ritmo serrato di ogni parola e le immagini scaturite da questo eccellente connubio, riportano alla mente i frame che il brano vuol suggerire a gran voce: persino la copertina racconta la canzone con una foto, ovvero una scultura in acciaio di Agapito Minucchi del 1980 che rappresentava la grandezza industriale e tecnologica di una città fondata sull’acciaio come Terni. Si leggeva, fino a qualche tempo fa, sulla parte frontale della scultura, un graffito con la scritta “Benvenuti in California”. Questa sfumatura è ironica, pungente, significativa di ciò che rende la provincia un posto prezioso in cui voler tornare.Le grafiche sono di Lorenzo Lanni a partire da una foto in cui Dinosauro aveva bisogno di esserci.Produzione artistica, arrangiamento, mix e master di Marco Testa (Sinusoide Studio). Il progetto Dinosauro nasce dall’esigenza di raccontare una storia fatta di tanti pezzi, tutti fondamentali, per reagire ad un’estinzione intellettuale ed emotiva. Dinosauro è un progetto che prima di tutto ha bisogno di una voce più che di un volto.La produzione musicale dei brani è affidata di volta in volta a musicisti e produttori diversi nessuno a caso per dare i giusti colori alle parole scelte per raccontare un pezzo di una storia più complessa.Il nome del progetto è Dinosauro perché i dinosauri sono un retaggio del passato di tutti, ci affascinano sempre ma, ancora c’è chi ha il dubbio che siano esistiti. La verità è che si sono estinti. Un bel segnale nei confronti di un mondo che ci piace sempre meno.