I Maneskin conquistano il podio di Sanremo 2021 con “Zitti e buoni”, riuscendo forse a compiere quel “Grande salto” di cui parlano nello stesso brano.

“Abbiamo fatto la rivoluzione” scrivono su Instagram postando la foto della vittoria e facendosi portavoci di un cambiamento.
Il testo in questione mira ad elevare la figura dell’inetto, del disadattato a vate: “siamo fuori di testa, ma diversi da loro”.
In un mondo sporco di fango ci sono ancora ragazzi che credono nei propri sogni e che sono disposti a tutto per realizzarli, andando controcorrente e sbaragliando un sistema sempre più chiuso in cui la gente parla, ma non sa nemmeno di cosa parla… critica gli altri senza analizzare se stessa.
I Maneskin spaccano quindi il mondo con la potenza della musica, si aggrappano a quella in un universo nichilistico in cui Dio è morto, insieme a tutti i valori, e l’unico modo per risalire dall’oblio sembra essere riuscire a trovare il senso del tempo: spendere il proprio tempo per fare qualcosa di grande come la musica. Il bisogno di leggerezza è forte, e riesce ad essere soddisfatto attraverso un cambiamento di vista sostanziale, mirante a ricreare il distacco tra l’io e le cose che lo circondano: la realtà non è rifiutata, è solo vista dall’alto, e quindi esorcizzata.
La marcia di questi ragazzi verso i propri sogni e contro il pregiudizio e l’ipocrisia non può essere fermata, perché sorretta da un sentimento troppo forte e vero. Solo la morte potrebbe portarli a rinunciare a questa lotta, che ieri sera è stata vittoriosa.

Articolo a cura di Annalisa Di Lorenzo