Il 16 aprile è uscito “Coriandoli“, il nuovo singolo del duo
Yayanice. Il brano è il quarto estratto dal disco Gu.A.St.O.,
l’unico tra tutti i pezzi ad avvicinarsi di più ad una ballad.
Le Yayanice non sono una band facile da etichettare. La loro
musica si muove tra sound differenti: si percepiscono
influenze funky, hip hop e rock. La stessa “Coriandoli” è
difficile da ingabbiare. Si tratta di una ballad morbida con
uno stile un po’ blues e allo stesso tempo hip hop. Una
malinconia tipica del genere indie pop avvolge tutto il brano.
Le sonorità sono molto fluide, liquide e sospese,
nell’intenzione di evocare quella bolla dove tutto può
succedere, dove il distacco dalla realtà lascia spazio in
qualche modo alla speranza che qualcosa di buono si palesi,
nonostante lo scorrere inesorabile del tempo.
Ciao Yayanice! Il 16 aprile è uscito “Coriandoli”, il vostro nuovo singolo, vi andrebbe di parlarcene?
Coriandoli è il quarto singolo estratto dall ‘ EP GU.A.ST.O. ed è l’ unico che più si avvicina, tra gli altri, ad una ballad. Le sonorità sono molto fluide, liquide e sospese, nell’ intenzione di evocare quella bolla dove tutto può succedere, dove il distacco dalla realtà lascia spazio in qualche modo alla speranza che qualcosa di buono si palesi, nonostante lo scorrere inesorabile del tempo. Il testo, quasi ripetitivo, vuole anch’ esso enfatizzare questa condizione, quei momenti di vita in cui siamo costretti ad aspettare che qualcosa succeda o a rimembrare ciò che poteva accadere ma che purtroppo, non è stato. Il ritornello suggerisce di pensare a quello che sarebbe potuto accadere se non avessimo detto che…Queste parole lasciano ad ognuno di noi la propria conclusione.
Cosa vi ispira maggiormente nella composizione dei vostri brani?
(Chiara) In genere per i nostri brani ci lasciamo ispirare da quello che stiamo vivendo nel presente, cercando di captare quello che vuole in qualche modo materializzarsi per metterlo in musica. Ci sentiamo molto libere di tirare fuori qualsiasi cosa arrivi e nella maggior parte delle volte troviamo degli incastri che ci piacciono assai. E poi sviluppiamo. (Giulia) Sì, lasciamo che sia la musica a crearsi attraverso di noi..ci lasciamo guidare dagli stati d’animo, che poi si traducono in note e parole.
Il vostro più grande sogno nel cassetto? Vi andrebbe di condividerlo con noi?
(Chiara) Io voglio vivere in armonia e coltivare tutto ciò che per me è nutriente. La musica è tra quelle cose. (Giulia) A me piacerebbe molto creare un polo culturale ed educativo, in cui arte e natura si mescolano.
Se poteste decidere di duettare con un qualsiasi artista, chi sarebbe e perché?
(Giulia) Domandona! È sempre difficile selezionare un artista, ma, se dobbiamo azzardare dei nomi..forse Nai Palm o Erykah Badu.
Qual è il messaggio che volete trasmettere con la vostra musica?
Chiara) Ci piacerebbe che arrivasse un messaggio di ironia, fiducia e consapevolezza nella vita e di sprone ad accettare e relativizzare ciò che accade, anche quando sembra ingiusto.
La Redazione