Fuori dal 15 ottobre “Mani Intrecciate“, il secondo singolo
di Allegramente Drammatica. Un ballad pop abbracciata
dall’energia unica del rock. In un sound avvolgente la
cantautrice mette in musica una piccola poesia che è come
uno sguardo su ciò che siamo davvero.

Ciao Allegramente Drammatica, prima domanda: come mai questo nome?

Ciao è un piacere essere qui! Mi secca doverlo ammettere ma il mio nome d’arte non è farina del mio sacco, sono sempre stata abbastanza negata in questo genere di cose. Poi un giorno, mentre ascoltavo un mio brano per le ultime finiture, la mia compagna ha sottolineato la mia capacità di scrivere canzoni leggere in apparenza ma dense nella sostanza, allegramente drammatiche appunto. È stato amore, sentivo che quell’ossimoro mi rispecchiasse completamente e non solo a livello musicale, l’ho indossato e non intendo separarmene.

E’ uscito da poco “Mani Intrecciate”, cosa ispirato la nascita di questo brano?

Stavo passeggiando nel bosco con il mio cane in una tiepida mattinata autunnale. Ero presa da mille pensieri riguardo una nuova esperienza che avrei intrapreso. Ho cominciato a pensare alla strada percorsa fino a quel momento, a tutte le volte in cui pensavo di aver imboccato la via giusta e poi mi sono distratta, persa in altri pezzi di me che mi hanno portata lontanissimo dai miei desideri, dal destino che vedevo per me. O ancora a quanto sia caro il prezzo da pagare per la propria sincerità ed integrità. Poi guardandomi le mani infreddolite mi è parso di vedere tutta la mia storia nelle crepe e mi sono chiesta se l’avrei vista nelle mani degli altri. Quanti intrecci tessiamo senza nemmeno accorgercene?  

Siamo andati ad ascoltare anche il tuo primo singolo, “Fuori dall’internet”. Che emozione hai provato quando hai fatto ascoltare per la prima volta questo pezzo al mondo?

Ero elettrizzata e spaventata allo stesso tempo. I temi toccati erano tanti e delicati e temevo di essere fraintesa o che potessi offendere qualcuno non volendo. L’ironia con cui mi sono voluta approcciare poteva passare facilmente per altro, ho incociato le dita e mi sono preparata al peggio ma poi è andato tutto bene.

Il tuo primo singolo era una critica verso la società, mentro questo è molto più introspettivo. Quale dei due ti rappresenta meglio?

Mi rappresentano entrambi in maniera differente.
Mani intrecciate mi calza a pennello, è introspettiva, intima, personale, gentile, sognante e un po’ pazza ma al tempo stesso ti porta ad analizzarti, porti domande e metterti in discussione. In pratica è come essere dentro la mia testa. Fuori dall’internet rappresenta più il mio rapporto con il mondo che mi circonda, sono per il vivi e lascia vivere, per cui osservo, analizzo, parlo, dico la mia ma si è sempre tutti liberi di vivere al meglio delle nostre possibilità.

C’è un artista con cui ti piacerebbe duettare?

Questa è una di quelle domande a cui è davvero difficile rispondere perchè ho una lunga lista! Per quanto riguarda il panorama italiano ti faccio tre nomi e mi sto limitando tantissimo. Elisa, Giorgia ed Elio e le storie tese (sogno di cantare Plafone e tvumdb). Guardando al panorama estero e sognando molto in grande, ti dico David Gilmour, Floor Jansen e Chester Bennington se potesse tornare in vita.

Qual è secondo te la parte più difficile dell’essere musicista?

Per quanto mi riguarda, credere a sufficenza in me stessa. Per tantissimo tempo non mi sono sentita “abbastanza pronta” per dire la mia e scrivere canzoni, realizzando poi che lo facevo da tutta la vita, solo che nessuno lo sapeva, me compresa. Questo però è molto personale, parlando in termini più generici potrei dire che è difficile capire a chi affidarsi, come muoversi per farsi conoscere, su cosa investire e se sei un’artista indipendente riuscire a fare fronte alle spese che sono tantissime. Credo comunque che ogni musicista affronti difficoltà differenti che variano in base al proprio vissuto.

Prossimi progetti?

Il prossimo singolo è già pronto ed ho in mente un progetto molto grande per dargli il giusto rilievo, sarà un brano davvero personale ed importante per me. Una sorta di resa dei conti con un pezzo della mia vita molto dolorosa e spero davvero che tutto quello che sto architettando sia di aiuto a qualcuno.

La Redazione