“OH NO!” è il disco d’esordio di Leyla El Abiri. Ricchi di immagini poetiche, i testi descrivono lo stupore, la malinconia, l’angoscia, la serenità e la noia che si prova quando ci si sveglia quasi adulti.
Nascono da una raccolta di pensieri e poesie scritti da Leyla in adolescenza che successivamente ha deciso di trasformare in canzoni.
Il disco è composto da 6 brani caratterizzati da atmosfere molto diverse fra loro: dal sound anni ‘60 di “Bigiotteria“, dove il mellotron e le spazzole la fanno da padroni, passando per i temi orientali e le percussioni granitiche di “Fuoco e fiamme” fino ad arrivare alle sonorità elettroniche di “Coltelli“.
Ciao Leyla! Riesci a ricordare il momento preciso in cui hai capito che quello che stavi componendo poteva diventare qualcosa di più concreto e prendere la forma di un EP?
Ciao Parole Indie! Non c’è stato un momento preciso, ad oggi mi viene automatico “lavorare a EP”. Il mio modo di scrivere segue delle correnti dettate dalle mie esperienze di vita, mi è venuto spontaneo.
Credi che nell’album stesso convivano insieme maturità e giovinezza? Se la risposta dovesse essere positiva, in quali parti o canzoni denoti una certa maturità ed in quali un’ingenuità di fondo?
In questi brani non credo ci sia già della maturità, OH NO! nasce dallo stupore causato dal realizzare di non essere più bambini ma non sufficientemente grandi da avere quella tranquillità e fiducia in sé stessi. In questo EP siamo proprio nella terra di mezzo.
Ci racconti la scelta grafica della copertina di OH NO! Ci pare di capire che ci sia una sorta di richiamo bucolico e di rimando alla natura. Come mai questa scelta?
La scelta della copertina è un richiamo all’innocenza e la purezza dell’infanzia, trovo gli animali e la natura in generale molto coerenti con il messaggio che volevo trasmettere.
In questo album c’è spazio per l’amore a livello tematico? “E la mia stanza senza te sembra la tomba di una favola” questa citazione viene da Bigiotteria e ci sembra una forte dichiarazione d’affetto. A chi ti rivolgi?
Tutto quello che scrivo parla di amore, in ogni sua forma. Parla anche di odio, di dolore, di tristezza ma anche queste cose fanno parte dell’amore. Quel verso di Bigiotteria è sicuramente una dichiarazione di affetto, descrive il lutto che può essere la fine di una relazione.
Quali progetti si prospettano dopo l’uscita di “OH NO!”? C’è in ballo qualche interessante collaborazione?
Sicuramente ci saranno delle date, amo suonare in giro e non vedo l’ora di farle, soprattutto dopo questo lungo periodo di assenza di concerti. Ci saranno anche tante altre cose, questo è solo l’inizio.
Leyla El Abiri, classe 1999, è nata a Genova.
Nel 2018 pubblica il suo primo singolo “Caffè” e dà
il via al suo progetto. Partecipa al Rock Contest Controradio 2019 e arriva tra i 6 finalisti su oltre
600 partecipanti.
Si esibisce al GoaBoa Festival 2019 e nel 2020 come opening act per Calcutta, Mecna, Giovanni
Truppi e Motta.
Nel 2021 pubblica i singoli “Bigiotteria” e “Fuoco e fiamme”, due brani presenti nel disco di esordio di Leyla (prod. Fulvio Masini presso Unbox Studio).
Nel 2022 il brano “Fuoco e fiamme” vince il premio “Sanremo Videoclip Meeting” Casa Sanremo.