Dicembre 8, 2021

S.C.I.O. RACCONTA IL NUOVO BRANO “LE PRIGIONI DI JACO”

Fuori dal 25 novembre “Le prigioni di Jaco“, il nuovo singolo
di S.C.I.O., progetto strumentale nato da un’idea di Stefano
Scioni. C’è un elemento comune che lega tutti i suoi brani:
non vengono usate chitarre ma esclusivamente il basso
elettrico.

Dopo un periodo di pausa dalla musica, nel 2021 Stefano è
tornato pubblicando un singolo dopo l’altro. I suoi pezzi,
completamente strumentali, sono spesso un viaggio nella
psiche umana. Le parole non servono, la musica urla forte e
chiaro il suo messaggio. “Le prigioni di Jaco” è il suo nuovo
brano e nasce dopo la visione del documentario dedicato a
Jaco Pastorius, prodotto da Robert Trujillo bassista dei
Metallica.

Ciao Stefano, il tuo genere è un po’ diverso da quello che trattiamo di solito ma siamo rimasti incuriositi dal tuo stile. Come è nata “Le prigioni di Jaco”?

Ciao e grazie per l’invito. “Le prigioni di Jaco” nasce dopo la visione del documentario di Jaco Pastorius prodotto dal bassista dei Metallica. Nell’esatto momento in cui il figlio vede il padre vagare nel parco dove abitava  in stato confusionale, mi sono immedesimato in entrambi. Da qui è partito il concetto di prigione. Entrambi in quel momento avrebbero voluto evadere da quella situazione.

Tutti i tuoi brani sono suonati con un basso che ricrea il suono della chitarra elettrica. Come ti è venuta quest’idea?

Ho iniziato a scrivere brani con l’unica cosa che sapevo più o meno strimpellare, ovvero il basso. Poi non è che volevo ricreare assolutamente il suono della chitarra, ho iniziato a sperimentare, la cosa mi divertiva, mi dava soddisfazione ed ho deciso di continuare per questa strada.

Definisci le tue canzoni “Suggestioni di musicali”, come mai?

Come nel caso delle Prigioni di Jaco mi lascio suggestionare da fatti, situazioni, che vivo anche indirettamente, poi calandomi nello stato d’animo di chi le vive direttamente. Da qui in poi…lascio che sia la creatività musicale a prendere il sopravvento.

Come ha influenzato la pandemia sulla tua vita?

La pandemia ha strappato molte vite, troppe,  viene assolutamente prioritario riflettere sulla possibilità di vivere la quotidianità in maniera più semplice e meno arrivista. Siicuramente mi ha dato la possibilità di effettuare un ricalcolo.

Quali sono le tue aspirazioni?

Se avessi la fortuna di continuare  ad  esprimere la mia creatività musicale, sarei già contento. Se iniziassi a fare qualche live…ancora di più. Grazie mille!!

La Redazione

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