Dicembre 28, 2019

I DIECI DISCHI (ITALIANI) PIÙ BELLI DEL 2019

Il 2019 ha svolto il ruolo di contenitore musicale, un teatro virtuale dove i protagonisti hanno operato e sperimentato nuovi generi e tendenze. Non si può ben definire un tema o una sonorità costante e ricorrente ma è certo che, accanto a richiami agli anni ‘80/’90, il rap e la trap hanno dominato le classifiche mondiali. Scopriamo assieme i dieci album che hanno lasciato un’impronta nel mercato musicale italiano.

  • SALMO: MACHETE MIXTAPE 4

Uno degli album più ascoltati di tutto il 2019, Machete Mixtape 4 raduna al suo interno sonorità curate e originali della scena rap italiana. Un mix di artisti (Fabri Fibra, Nitro, Dani Faiv, Tha Supreme) dai flow travolgenti e innovativi. Se siete curiosi di scoprire cosa accade unendo i migliori rapper e artisti della scena, questo è l’album che fa per voi!

Voto: 9

  • ACHILLE LAURO: 1969

Lo abbiamo visto protagonista dello scorso Festival di Sanremo con la sua “Rolls Royce”, Achille Lauro è la scoperta di questo 2019. L’autore di 1969 ci presenta un album fresco, breve e introspettivo. Roma, C’est la vie e 1969 sono solo alcune delle hit che hanno introdotto un nuovo modo di far musica, un incrocio tra ballata e cantautorato/rap.

Voto: 8

  • MAHMOOD: GIOVENTÙ BRUCIATA

Vincitore del Festival di Sanremo 2019, la voce di Soldi, ci prospetta un album dal sound variegato: r&b, pop, soul e produzioni da urlo. Il disco presenta due featuring: Anni 90 con Fabri Fibra e Soldi con Guè Pequeno. Il mix tra parole arabe e parole italiane, rende il cantautore innovativo nel modo di comunicare e di cantare.

Voto: 9

  • THA SUPREME: 23 6451

Tha Supreme, anno 2001, rapper e produttore romano, ha pubblicato un disco-rivoluzione nel mondo rap italiano: le basi, il titolo dell’album. Una tracklist a prima vista incomprensibile, produzioni impeccabili e testi articolati e colmi di slang che rispecchiano appieno le nuove generazioni.

Voto: 8.5

  • MYSS KETA: PAPRIKA

La conosciamo come la donna più misteriosa del momento, una maschera che le copre il viso e latex-addicted, la Myss ci stupisce nuovamente con questo album full di sensualità, sound elettronici e testi provocatori. Rivelazione del 2019, la donna che conta collabora con Mahmood, Guè Pequeno, Priestess, Gabry Ponte e tanti altri.

Voto: 7.5

  • OMBRE CINESI: POST COITO

Immergendoci nella scena indipendente italiana, il 3 Maggio 2019 Ombre Cinesi ci delizia con un nuovo album full di riferimenti electro/synth pop e testi immersi nella malinconia e ricordi di momenti passati. Il disco si apre con Eau de Toilette, un’atmosfera avvolgente e calda che ci fa sognare quel profumo ricco di significati. A seguire, Maglioncino e subito dopo Domenica Pomeriggio che, più che canzone, la si può definire una colonna sonora del 2019 a colpi di synth, riflessioni e introspezione.

Voto: 9

  • PRIESTESS: BRAVA

A conquistarci è stato quel Takada Kenzo, Tagadà, moon walk, così la giovane Priestess classe ’96 ci dona pillole della sua musica immersa in sound elettronici, suspance, una voce raffinata e rime significative. I suoi testi ci raccontano storie di vita, donne imponenti e figure di riferimento, qualcosa di nuovo in un mercato musicale gestito e fatto su misura di uomo.

Voto: 8

  • LIBERATO: LIBERATO

Sulla sua identità si sono ingegnati i più, tra chi lo reputava un progetto a tavolino e chi una seconda identità di altri artisti della scena. L’autore di Tu t’e scurdat’ ‘e me con il nuovo album ci lancia bombe con retrogusto reggae, pop ed elettronica. Assistiamo ad un Liberato più maturo rispetto ai primi singoli del 2017, tra ballate pop e ricordi di una storia d’amore passata, il tutto accompagnato da una serie di video a cura di Francesco Lettieri.

Voto: 8

  • COMA COSE: HYPE AURA

Da Inverno Ticinese abbiamo assistito ad una crescita sbalorditiva del duo California – Fausto. La coppia, nella vita come nella musica, ci racconta la loro visione del mondo a ritmo di rime e sporche. Da Beach Boys Distorti a Mancarsi, un album fatto di singoli che spaccano e testi che ci arrivano dritti al petto.

Voto: 8.5

  • PSICOLOGI: 2001

Classe 2001, un duo composto da Lil Kaneki e Drast, gli Psicologi sicuramente non curano l’ansia ma ci fanno sognare con i loro testi che sanno di realtà vissuta e situazioni difficili mascherate da un sound rap/pop. Gli Psicologi ci dipingono un quadro generazionale fatto di toni scuri, illusioni e malinconia.

Voto: 8

Greta Anello

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