Osservare la propria immagine allo specchio senza potersi riconoscere se non in un frammento che si erge tra due vuoti: catastrofi dettate dalla separazione di corpi irrimediabilmente collegati da un solo cuore, destinato a spezzarsi senza riuscire ad accettare quella mutilazione infernale.
Metafora dell’organo diventa la coda di una lucertola, che continua imperterrita a muoversi anche una volta staccatasi dal corpo del rettile, come per un bisogno di persistenza…di ritorno all’origine.
La memoria diventa una nemica mortale per un io narrante che vorrebbe non poter più recuperare quei ricordi troppo dolorosi per poter essere esorcizzati o riposti in un cassetto della memoria, un uomo che vorrebbe uscire dalla durata temporale, rinunciare alla propria profondità per poter acquisire una nuova leggerezza dettata dal presente della presenza… o anche diventare trasparente e sparire, piuttosto che continuare a sentirsi così perso tra i mille fogli in disordine sul suo pavimento.
Ritrovare l’innocenza perduta in un edenico luogo senza più rancori, sentire il tempo fermarsi per vivere l’ebrezza dell’attimo e continuare a sentirsi completi come una volta, senza la voragine aperta nello stomaco che non ti lascia più dormire la notte e si concretizza in un grido muto proveniente dal profondo dell’animo.
Questo quello che racconta Frank Past nel inedito scritto per Listanera, “Lucertola“. A volte amare è la cosa più sbagliata che si possa fare, perché quando si è costretti a rinunciare ad una parte della propria anima si finisce per vivere di momenti che non possono più essere afferrati e a sentirne la mancanza: mancano le risate così come i silenzi da interpretare, e il senso di colpa per aver perso l’unica cosa importante ti lacera dall’interno, portandoti ad un continuo bisogno di redenzione.
Ma esiste davvero una redenzione? Disorientato, tra le mille domande, finisci semplicemente per colmare un vuoto con persone e fantasmi, continui ad accrescere la tua colpa alla ricerca di una nuova innocenza.
Recensione a cura di Annalisa Di Lorenzo