Aprile 7, 2021

NAYT – “TUTTO IL RESTO É NOI” SINGOLO INEDITO CHE HA ARRICCHITO L’ULTIMO ALBUM MOOD

Tutto il resto è noi” è il titolo del nuovo brano di Nayt, aggiunto alla versione aggiornata del suo ultimo album, “Mood“, il due aprile scorso.

Il confronto con i propri sentimenti non sempre è facile, soprattutto nel difficile periodo transitorio che va dall’adolescenza all’età adulta, in cui ti senti ancora forse troppo giovane per poter fare un salto nel vuoto, ma troppo grande per continuare a vivere senza prendere impegni reali.

A complicare le cose entra in scena la forte individualità dell’età moderna, in cui sembra esserci sempre meno spazio per gli altri e tutto si focalizza su te stesso. I rapporti interpersonali sono sempre più complicati, arrivando al limite del possibile; sempre meno genuini e naturali… Per cui, a volte, la cosa più semplice per tenere lontana la sofferenza sembra essere la ricerca di un anestetico, come il sesso, o come la droga. Dissociarsi dal mondo è l’unica arma che consente ad un ragazzo di poter vivere.

Non esistono limiti, non si vedono colori, ci si chiude in se stessi e si vive tanto per vivere pur di non soffrire… Eppure, dietro questo nichilismo si nasconde un “noi” del quale non si può fare a meno, perché come afferma l’artista stesso nel testo: “Tutto il resto è noia dopo me e te“.

Ma questa dichiarazione d’amore non può bastare ad eliminare le mille paranoie, a cancellare il passato in cui i due soggetti, ubriachi, si sono persi e hanno finito per farsi del male. Adesso si può solo vivere prendendo le distanze, cercando di diventare impermeabili, completandosi da soli non lasciando trapelare mai una vulnerabilità troppo pericolosa. “Quegli occhi sembravano veri, quella freccia è riuscita ad intenerire il mio cuore di pietra, ma tutto è finito e non mi restano che il sesso e la droga, perché non provo, non voglio provare più niente“: ecco il senso profondo. Soffrire tanto da non voler più soffrire, amare tanto da non voler più amare, diventare impassibili ad un “mi manchi” scaturito dagli ostacoli della vita, essere troppo umani nel profondo e voler apparire disumani per proteggersi.

Classe ’94, Nayt, al secolo William Mezzanotte, è entrato con grande determinazione nella lista delle novità più interessanti del 2018. La pubblicazione dei singoli “Animal”, “Fame”, “Gli occhi della tigre”, e la partecipazione a Real Talk con una puntata da record, sono solo un assaggio del nuovo capitolo della carriera dell’artista romano. Nonostante la giovane età, il nome di Nayt, nell’ambiente, circola da tempo. La prima volta che l’attenzione del grande pubblico si è concentrata sulla sua musica è stata con la pubblicazione del singolo “No Story”, prodotto da 3D, produttore con il quale lavora anche attualmente. Il sodalizio tra i due, maturato e consolidato nel tempo, ha portato all’avvicinamento del rapper alla label VNT1, realtà fondata da 3D e di cui oggi Nayt è diventato socio e volto. Da allora, Nayt è riuscito a costruire un percorso solido e basato sui fatti e sulla coerenza, affermandosi come uno dei nomi più tecnici, prolifici ed innovativi nel panorama rap italiano, stringendo collaborazioni con alcuni dei massimi esponenti del genere in Italia. Il 15 marzo 2019 esce il terzo volume di “Raptus”, la serie di progetti a cui ha dato il via nel 2015. Il disco debutta alla posizione numero 2 delle classifiche italiane e tutti i brani contenuti all’interno entrano nella top 50 di Spotify. A un anno di distanza il progetto raggiunge quota 100 milioni di streaming complessivi, regalando a Nayt un posto di diritto tra i big della scena hip hop Italiana. A settembre 2020 esce “Non voglio fare cose normali”, un’autobiografia in cui Nayt racconta la sua infanzia e adolescenza e i primi anni della sua carriera, che anticipa il preponderante aspetto introspettivo riscontrabile in “MOOD”, l’ultimo album di inediti uscito a dicembre dello stesso anno.

Articolo a cura di Annalisa Di Lorenzo

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